#FedererDjokovic.
Premesso: la finale più bella, intensa e tecnicamente avvincente che
abbia mai visto. E seguo tennis da quando le finali a Wimbledon le
interrompeva la Rai, con al commento Bisteccone Galeazzi. Forse solo
Ivanisevic-Rafter regge il confronto per intensità.
Era
il 2008, ed ero ubriaco. Non una novità, ma la ricordo nitidamente
perché quella sera al distributore misi la benzina in una macchina
diesel e la tipa con cui uscivo nitrì, testuale e brutale: «Pensavo
fossi un cretino, ma non a questi livelli». Poi si fece accompagnare da due buttafuori
mulatti. Con alcuni avventori al bar mi ero però lanciato in
una profezia da Nostradamus: «Se
mai questo tale Djokovic dovesse battere Federer su erba, io mi
taglio le palle. O mi iscrivo ai circoli di Forza Italia».
Capirete bene come la finale di oggi fosse per me assai delicata. Non
tanto per gli inutili ammennicoli, quanto per l'ipotesi forzista.
Bando
a giovanissimi crack tamarri ed emergenti virgulti non ancora
cazzuti, atteso epilogo tra il favorito della vigilia e il vecchio
eroe al romantico tentativo di zampata finale. Inizio teso, i due
sentono il peso del match producendosi (visto che siamo in tema
mundial) in una specie di melina pallonara a centrocampo o guardinghe
schermaglie pugilistiche. Vuoi mettere? Nel cervello di Nole, dopo
non so quante finali perse in modo rocambolesco (non fatemi
consultare il mio personale cartellino), iniziano a danzare fantasmi
dispettosi pronti a zimbellarlo come «perdente di altissimo livello»,
Federer può entrare nella storia di questo sport afferrando l'ottavo
titolo. Anzi, nella storia già c'è. Si tratterebbe solo di darle
un'altra carezza, con l'ennesimo virtuosismo.
I
due iniziano in modo tatticamente studiato (da soli, mica coi coach
fantoccio, figuriamoci). Federer con la fissa idea di non dare tregua
a Djokiovic, e il serbo cercando si chiudere Roger nella diagonale
rovescia. Il primo è stellare, l'altro di granito. Confronto
normalmente intenso.
Sugli
spalti è una sfida nella sfida tra i finalisti di venticinque anni
prima e ora allenatori marketing, Edberg e Becker. Se l'algido
svedese sembra vivere una favola e si lancia in increduli «uau»
esultando come mai ha fatto da tennista, Boris Becker è un enigma
etilico. Lo vedi esibirsi in strane smorfie, col volto sfatto e
paonazzo, e mica capisci quante birre s'è scolato prima di arrivare.
12? 13? Di certo si può comprendere la confusione tattica del serbo
nel dover per forza fare un paio di serve&volley a set per
compiacere il birromane coach (sarà compreso nel contratto), e che
lo sventurato conduce con la grazia di un cinghiale che vuol ballare
il tip tap.
E'
un baleno che in un match equilibratissimo e legato ai servizi, lo
svizzero si ritrova sotto due set a uno causa un paio di colpi
sciagurati nel tie-break del terzo set, contro un Nole sempre più
impermeabile. Si decide tutto in quei due punti, poche cazzate.
Tutto
finito, o quasi. Federer prende un break di svantaggio nel quarto e
sembra mollare gli ormeggi, sfinito dalla difesa e contrattacco di un avversario tornato una muraglia. Sembra, almeno, perché il bello e
tragicamente malvagio deve ancora venire. Roger trova nel taschino
del campione sprazzi di magia con cui risale dalla buca: da 2-5
chiude con veemenza il set: 7-5. Un campione infinito, solo dodici
mesi fa considerato buono solo per l'abbattimento, come i purosangue
di cui non puoi sopportare il lento decadimento fisico. Chapeau.
Cinque giochi pazzeschi e fantasmi ancora nella testa del serbo,
terreo in volto.
Il
paradosso di questa incredibile finale è che nel quinto set il
vecchio sembra averne più del giovane virgulto scucchiato, stravolto
da corse e strisciate sul selcio rimasto al posto dell'erba, quasi
boccheggiante. Potenza di un braccio che canta. Medical time out serbo a sporcare il
romanzo di una finale memorabile, e ancora Federer che come magnifico
equilibrista danza sull'orlo del precipizio non so quante volte.
Segue la seconda producendosi in una demivolée che ammutolisce il
pubblico per una frazione di secondo, prima del rituale boato.
Poi
l'ennesimo capovolgimento di fronte in questa assurda vicenda
sportiva, fatta di continui colpi di scena. C'è tutta la magica
crudeltà di questo sport nell'epilogo, così lontano dai lieti fine da commediole americane. Vince con
merito un monumentale Djokovic, perde e piange un Federer comunque straordinario. Lacrime diverse rispetto a quelle del 2009, forse più mature e fataliste. Perché è incredibile quanto conti il fato nelle vicende umane.
***
Ora
che ci penso. Queste dovevano essere le canoniche pagelle del torneo,
ma mi sono dilungato troppo sui due protagonisti della finale. Abbiate pazienza, o voi
malati mentali che leggete codesti deliri, che questo è il mio canto
del cigno morto. Il blog chiude a tempo determinato (da chissà quali
eventi e senza contributi), perché si è chiuso un cerchio (non dico
quale). Stavetemi buono.
Ma veniamo a noi, pagello come non vi fosse un domani alla velocità
di Willy Coyone:
Uomini (gli altri)
Nick
Kyrgios. Anni in attesa del bambinello bamboccione 23/26enne e
all'improvviso irrompe questo selvatico tamarro diciannovenne che fa
saltare il banco. Atteggiamento da bullo di Harleem, catena al collo,
colpi devastanti e palle quadre. A Wimbledon il crack clamoroso:
esame di maturità nella rimonta con l'allocco Gasquet (fa
curriculum) e tesi di laurea con Nadal, dal titolo: «come
ti anniento la diagonale sinistra del diavolo spagnolo con un
rovescio stretto e incrociato che farebbe gemere di piacere anche gli
angeli eunuchi dell'inferno». Se il fisico pesante reggerà
quel tennis animalesco, diventerà forte.
Voto
7,5
Radek
Stepanek. Si prende il
proscenio rubandolo a Djokovic: quattro set d'istrionismi tennistici, graffi a rete,
ricami e tocchi diabolici. Spettacolo. Si doveva capire già
da quel match di come Nole sarebbe stato sicario di bellezza
in questo torneo.
Voto
8
Grigor
Dimitrov. Bruno, smilzo e bello
come un fotomonello, spara pose da CR7 quando Dolgopolov, dopo tre
set a fargli barba e capelli come il barbiere pazzo Sweeney Todd, gli
regala la partita. Ti chiedi: si può tifare uno così? Tira colpi
strabilianti, migliori di quelli di Djokovic nella semifinale, ma
crolla fantozzianamente nei momenti importanti. La girlfriend Masha
vestita da orsolina stringe i pugni tutta infervorata e vorrebbe
trasmettergli tigna (fallisce) e doppi falli a profusione (obiettivo
centrato), e alla domanda esistenziale di prima trovi una
risposta definitiva: no, no, questo, e tutta la famiglia sua, è
intifabile.
Voto
6
Milos
Raonic. E' un estetica
agonia pensare a come abbia potuto Piatti abbandonare su
un'autostrada l'indisciplinato/minorato cucciolo di bastardo Gasquet
per questo cagnone dinoccolato, ma che risponde agli ordini come scolaro modello. Il gatto
pelato (Ljubicic) e la volpe (Piatti) se lo coccolano.
Malgrado fianchi più larghi delle spalle, il preservativo-calza
contenitiva in tinta al braccio, volto suinide e capelli da divo
delle soap opera boliviane, la pera gigante cresce torneo dopo
torneo e può fare grandi cose. In semifinale contro Federer però
non la vede mai.
Voto
6
Stan
Wawrinka. Un cinghialotto
butterato che sui prati tagliati all'inglese trotta in modo
maldestro. Ma arriva ai quarti e non sfigura col più celebre
connazionale, padrone del giardino.
Voto
6,5
Andy
Murray. Talmente sereno
grazie ad Amelie (che sarà psicologa freudiana), che durante il
quarto con Dimitrov si addormenta. Catalessi tennistica.
Voto
4,5
SuperPippo
Volandri. Sembra il «dogui» in
vacanza. Uno che se lo incontri al Foro ti guarda col sopracciglio
alzato, come a dire: «Ma
cosa vogliono 'sti terremotati? Quasi-quasi gli lancio due verdoni
con l'autografo», e tu per
tutta risposta ti avvicini e gli domandi: «scusa, tu chi sei, uno
che ha fatto le pre qualificazioni? Bellotti?». Gettone di
presenza, vacanza a Londra e poi ai microfoni Sky per commentare
servizio e il tennis su erba di Federer. Ve lo immaginate Marco
Ferradini che ci spiega cosa non va nei riff degli Stones? L'effetto
è fantastico. Dopo cinque minuti rimpiangi Golarsa, Fabretti e pure
Ivana Vaccari che commenta il primo turno del torneo di Saint Vincent
tra Horacio De La Pena e Borroni, col canto di cicale in sottofondo.
Voto
7 (ancora, di+)
Fabio
Fognini. Non può neppure ruttare in casa sua, che gli indignati
british lo multano: 30 mila dollari. Lui ne vorrebbe 80 mila.
Attraversa quella fase fase di ribellione adolescenziale in cui
scrivi sul banco le frasi di Jim Morrison e pisci in classe per
ricevere una nota e sentirti un duro.
Voto
7,5 (a 50mila di multa sarebbe arrivato all'8)
Donne
Petra
Kvitova. Tra una nouvel
vague che non entusiasma e vecchie protagoniste alla canna del gas,
trionfa l'usato sicuro della ceca versione orca assassina. Per come
si è messo il torneo, la conclusione più degna, alla fine di una
cavalcata furibonda, varra alla mano. Più che i 55 minuti di brutale
esecuzione da vietare ai deboli di cuore ai danni della bamboletta
canadese (l'intervento di Unicef, Wwf e unità cinofile, non è
bastato: Petra continuava a pestarla senza pietà,
esalando latrati spaventevoli), la vera finale la vince nella
battaglia con Venus: quasi tre ore di botte da orbi e miglior match
del torneo.
Voto
8
Barbora
Záhlavová-Strýcová.
Vincitrice alternativa, questo
donnino ceco col volto di ragazzina imbronciata che
strepita come una paranoide ubriaca in un pub di Praga. Gran servizi
(malgrado la gamba corta), volée, velenosi tagli, drop svolazzanti,
contrattacchi e tutto il campionario buono per insegnare tennis da
erba (o quel che ne rimane) a Vesnina, Li Na e Wozniacki.
Voto
7,5 (+ due posti nella mia personale classifica)
Sabine
Lisicki. Un wurstel di gallina. Lisicki-Shvedova è tra
l'inquietante e il ridicolo, l'horror e la farsa: 20 doppi falli, pallida in volto, esultanze terrorizzate con occhio della madre di
eisensteniana memoria (fa pugnetto anche quando sbaglia, cose mai
viste) e l'altra invece d'infierire si produce in smorzate che
crepano oltre la riga di fondo. Da chiedersi quando arriveranno gli
infermieri a portarsele via a sirene spiegate: mai, purtroppo.
Voto
3,5
Alizé
Cornet. Espressione a metà tra l'incredula Miss Francia
(racchia) appena proclamata e lo stremato grimpeur dopo la tappa
dell'Alpe d'Huez. Cos'ha fatto? Ha battuto una Serena in versione
Weezie Jefferson.
Voto
2+
Serena
Williams. Ne ho sentite davvero tante, dopo la passerella
barcollante in doppio. Ubriaca, fatta di ecstasy, polvere d'angelo,
mix di tranquillanti degno di Marilyn dopo presunta lite col
coach-fidanzato, doppping. Solito sport da gente triste, accanirsi
col potente in ginocchio. Di certo quello che doveva essere un
Wimbledon di declino tecnico, rischia di diventare un inquietante
tracollo umano.
Voto boh
Lucie
Safarova. La guardi e col suo volto da
canarino (avendone il cervello), ed è evidente come non sappia nemmeno
dove si trovi e perché tiri tutto sulle righe.
Voto
6
Angelique
Kerber. Le accartocciate difese per rispondere ai missili della
Sharapova, restano dentro. Piacevole quanto
un'operazione di appendicite senza anestesia.
Voto
5
Maria
Sharapova. Il regista di Dimitrov-Djokovic ci regala suoi intensi primi
piani cinematografici: strepita, stringe i pugni, urla. Una condanna, anche quando ha già perso.
Come si fa per levarcela dalle balle? Tifare contro Dimitrov? Macché,
quella sarebbe capace di fidanzarsi notte tempo con un finalista
a caso.
Voto
(ma basta)
Eugenie
Bouchard. Dopo ponderata riflessione, strafatto
di peperoni fritti, ho capito cos'ha che non va: è fisicamente
disarmonica. Collo largo su spalle strette,
cavallo basso e faccia pacioccona da adolescente di una sit-com anni
'90. Ma non vorrei adirare i biberoni in estasi onanistica. Al netto
del marketing e della troupe che la segue filmandone ogni gesto
(«ecco, la nostra Genie ora ha
fatto la cacchina»),
è macchinetta senza fronzoli che esprime un tennis
brutto, ma estremamente efficace per quest'era tennistica. Top 5
ormai (per quel che vale), ma la finale è un'esecuzione da mattatoio
in pubblica piazza, e svela pienamente un approdo in finale privo di
reali ostacoli.
Voto
4,5
Simona
Halep. Arriva alle fasi decisive mezza rabberciata, cedendo alla
Bouchard, cui si fa preferire per una maggiore fantasia (anche un po' di droga aiuta a capirlo) e perché
quello che vedi è, senza dover sottrarre marketing e altro.
Voto 6,5
Voto 6,5
Sara
Errani. E' così esageratamente, clamorosamente, arrotina, da
rinverdire le tradizioni dei terraioli spagnoli impresentabili su
erba negli anni '90, malgrado la lenta erba moderna permetta a tutti
di destreggiarsi. Con la compagna-amica Vinci non vincono un match in
due, ma furoreggiano in doppio. Trionfo storico. Epocale. Fiumi
d'inchiostro e titoloni clamorosi sui giornali. Tra poco uscirà un
cofanetto imperdibile, compresi gustosi retroscena mentre si sniffano
i calzini dalla gioia. Riflessione tecnica: stante che il doppio femminile lo vincerebbe ancora Martina Navratilova
a 57 anni, e se, come Peschke/Srebotnik o i Bryan, accortesi di non
vincerne più una in singolo, le nostre si dedicassero solo al doppio? Immagino sfracelli.
Voto
7 (in due, eh)
Ottime come sempre le tue pagelle, come non condividerle =)
RispondiEliminaSono due settimane che cerco un modo per descrivere l’assurdo taglio di capelli di Raonic senza riuscirci e finalmente mi hai dato l’illuminazione… Grandioso.
Che dire, non ho la tua memoria storica, ma di per certo so che quella di oggi è stata la migliore finale di un torneo dello slam da un bel po’ di anni… E lo so che ora gli “esperti” mi crocifiggeranno citandomi la finale di 6 ore dell’AO 2012… ma dai, vogliamo mettere?
Mi sbilancio, e dico che forse la finale australiana di quest’anno avrebbe potuto essere altrettanto divertente, vedendo nel primo set Wawrinka cercare il vincente anche nel restituire l’asciugamano ai ball-boy, ma poi è andata come è andata. E in ogni caso, anche se forse potenzialmente altrettanto bella da vedere, mai avrebbe potuto raggiungere i picchi di puro spettacolo tecnico visti oggi.
Essendo di parte, sono un po’ deluso dal risultato, e durante la partita ho mandato Djokovic a visitar quel paese un sacco di volte, guardandolo ributtare di là servizi e colpi che in qualsiasi altra situazione sarebbero stati dei vincenti. Ma poi ci penso e mi dico, ehmbé, almeno ci ha permesso di ammirare altri colpi fantastici da parte di quello che stava dall’altra parte della rete, quindi va bene così.
Che dire, speriamo che il tempo ci preservi gli Stepanek e i Federer, o che qualche giovane virgulto, vedendo la partita di oggi, si decida a provare a giocare un gioco almeno un po’ offensivo e a non diventare un seguace dello “squash-style” che imperversa oggigiorno… speranza vana, ma pur sempre speranza…
Sperando che la chiusura a tempo determinato sia breve e solo per le meritate ferie (altrimenti noi poveri malati mentali, dove potremmo mai leggere di tennis? Laddove esaltano le Chichi come le messia del tennis e i Nadal come i fautori del tennis spettacolo? Per carità…), ti saluto Picasso, alla prossima. Sperando di leggerti presto
Siro
Chiaro che ogni considerazione va a seconda del proprio gusto personale, e molti obietteranno di finali negli anni passati, '70, '80, '90. Rispetto alle maratone ultime, tecnicamente, ci vedo un abisso.
EliminaAnche per me che non sono propriamente un tifoso e nemmeno esaltato dalla vittoria a ogni costo, la conclusione degna della storia sportiva era altra. Specie dopo la rimonta nel quarto set, doveva essere diversa. Ma Djokovic non ha rubato niente. Federer ha poco da rimproverarsi, il serbo è stato roccioso come forse mai nelle ultime finali slam. E anche a Londra contro Dimitrov aveva concesso tantissimo, idem con Cilic.
Peccato per Federer, ma è andata così e a volerla vedere positiva, basta pensare a dov'era 12 mesi fa.
Del diman non v'è certezza. Di bel tennis, raro, ci sarà sempre, ma a grandi livelli, per obiettivi importanti, temo sempre meno.
Ciao Siro, molto gentile.
Buona estate anche a te e alla prossima
Io credo che a 33 anni dopo una carriera simile non sia importante vincere le finali ma arrivare a giocarle ,divertendo e divertendoti facendo tornare indietro il tempo riuscendo con la tua classe a nascondere la differena di età che aime non gioca a tuo favore.Come dissi un anno fa non e importante vederlo vincere e importante vederlo giocare perche roger migliora il tennis e pazienza se non vincera piu nessun titolo o master speriamo abbia la voglia di deliziarci anche solo fino ai quarti o una semifinale perche dopo il ritiro ci manchera tantissimo.marcp.v
RispondiEliminaChe sia un piacere vederlo giocare, è fuori discussione. Lo dicevo lo scorso anno, figuriamoci col livello di tennis che esprime quest'anno. Tolta la parentesi paterna, è sempre arrivato in fondo. Poi è chiaro che quando arrivi in finale e fai quella rimonta nel quarto set, normale sperare che ci sia il lieto fine da commedia americana. Ciao Marco V.
EliminaLieto fine nella finale di Wimbledon, no (purtroppo, per quelli/e come me), partita bellissima, siiii. Niente urli, gemiti, semplicemente tennis, bel tennis. Unico neo: il medical time out del Djoker. Aveva ragione Tsonga: non mi fido, quello sta sempre male e poi vince. Vabbé, soprassediamo. (Speravo in una finale con Dimitrov. Ma il bambolino ha fatto cilecca.)
RispondiEliminaA proposito di Sabine Lisicki - Würstel di gallina. La donzella è innamorata ed è, da quanto si legge sulla stampa teutonica, impegnata ad apparire in pubblico accanto al suo ganzo, tale Oliver Pocher, entertainer TV, comico, attore, rompiscatole. Capisci, Picasso, è difficile conciliare amore e tennis, per di più se manca il talento.
Ciao Picasso, ho letto con piacere le tue pagelle. Non ci abbandonare, mi raccomando.
Ti auguro una felice estate, mando una carezza al certosino e ti saluto cordialmente
Anna Marie
Il lieti fine spesso sono noiosi e scontati. Ecco, con un funambolismo l'abbiamo rigirata bene.
EliminaVisto un po' di Dimitrov nella semifinale. Il ragazzo ha numeri, è migliorato tantissimo, ma ancora paga qualche leggerezza nei momenti chiave. E Djokovic era tutt'altro che invulnerabile come nella semifinale.
Lisicki. Ah, praticamente è come se Pennetta si fidanzasse con Pippo Franco o Fiorello (a proposito, nella pubblicità della wind sembra gravida, o col ventre da birra). Bah, di solito l'ammore aiuta e mette le ali (cit,). Boh. Ad ogni modo, è terrificante. E a Wimbledon di solito gioca il suo miglior (eufemismo rutilante) tennis.
Ciao Anna Marie, felice estate anche a te
Ciao Picasso,
RispondiEliminal'aggettivo "determinato" relativo al tempo di chiusura di codesto amato blog mi rassicura.
Ti aspetterò qui. Intanto buona estate e grazie a Roger di esistere!
Determinato nel senso di determinazione ferrea. Ho spesso di fumare di colpo (senza nemmeno svaporare come Don Salvatore https://www.youtube.com/watch?v=OerBWnKubVQ ), cosa vuoi che sia smettere con l'internet.
EliminaSi scherza, ciao e grazie. A presto
Oh Picasso non farmi preoccupare. ..a breve ci sarà da decantare il rotorno in grande stile di Vika...posso chiederti una cosa su Serena? cosa abbia avuto non importa ma mi e ti chiedo perché scendere in campo in quelle condizioni? Voglio dire la sorella , la famiglia , lo staff perché non dirle 'dai Sere torniamo in hotel'...perché offrire al mondo quelle scene? Mi piacerebbe vincesse Us open e poi dicesse ciao...buona estate Picasso dal cuore
RispondiEliminaSte
Ho visto quei pochi secondi del video e se nei primi games giocava in modo normale e lo svarione è stato improvviso, perché Venus doveva dirle qualcosa?
EliminaDa mesi gioca sotto infiammatori per il problema collo-schiena. Può essere quella la causa. Poco normale è invece non avvertire fastidi dopo cinque ore di battaglia. Sarebbe una cose che, contrariamente a quanto ci dicono gli scienziati, ce la restituisce umana. Vince e sta male, come le persone normali. E non ci vedo nessuna umiliazione nell'offrire quello «spettacolo».
Lette diverse teorie, lecite se fatte per ridere e senza cattiveria. Volendo giocare, preferisco pensare si fosse scolata una bottiglia di J&D e, malgrado quanto le dicessero attorno, ripeteva «non t'impicciare, sono padrona di me stessa». Chi se la sentirebbe di dire a una Serena: no, non sei in condizione di giocare? Del resto, qualche doppio da sbronze lo avranno anche giocato, e vinto.
Ciao Ste, anche a te. a presto
Ciao Picasso,
RispondiEliminaUn saluto da un tuo lettore,distratto quanto affezionato...
Da,miglior finale dai tempi dei primi due set di un incredibile Sampras-Rafter(2000).
Il meglio di Church Road,di ciò che ho visto,per me è stato Gerulaitis-Borg 1977.
Anche quella volta,come l'altroieri,vinse quello che meritava di perdere...
Promozione.
www.gdp.ch/sport/tennis/lennesima-dimostrazione-dellunicita-di-roger-federer-id32092.html
Simone Basso
Ognuno ha la sua particolare finale preferita, la mia è sempre stata Rafter-Ivanisevic. Oltre al dato tecnico (notevole), c'era la storia e un Ivanisevic ultratrentenne, fisicamente a pezzi e wildcard, alla ossessiva ricerca di un titolo che gli era sempre sfuggito.
EliminaQuella di domenica per me è a quei livelli, forse meglio.
Visto che ci siamo, chicca estiva ai lettori: non male questi due ragazzacci (uno 55enne e l'altro coi ginocchi in vetroresina) campioni di Wimbledon in singolo e assieme in doppio nel '92 (ecco, quel 19-17 al quinto se la batterebbe come migliore finale di sempre).
https://www.youtube.com/watch?v=ZwCkC0CaORE
La finale si è fatta epica da quel momento nel quarto set in cui Djokovic viene sopraffatto dalla bellezza, i suoi schemi, il suo controllo si perde, ed anzi in quella pausa del quinto riesce a raggiungere il gradino superiore ed inconscio che, come hai scritto, lo consacra a sicario di tutto quel che ci piace vedere.
RispondiEliminaQuesto non centra niente, ma pochi sono i posti in cui scriverlo: ho appena rivisto gli ultimi round del campionato europeo di Vidoz (a occhio l'hai conosciuto anche tu, ogni tanto parli di pugilato), ultimo peso massimo generoso e romantico. Una carriera dal grandissimo talento, infinita umiltà e ossa rotte senza batter ciglio. L'ho mandata al Fognini.
Va da sé che mi dispiacerà molto non leggerti, e spero in un tuo prossimo ritorno. Che tu ti stia prendendo una pausa per lavorare ad altri tuoi progetti, o che tu proprio te ne vada al mare senza una tastiera né un pezzo di carta .. ti auguro di goderti la pausa fino in fondo.
A presto,
Lorenzo
Pugilato? Nella mia onniscienza e in qualità di detentore dell'infallibilità ultraterrena (cit. quel tale commento), ammetto di conoscerne poco o niente. Avrò citato e scritto di Manny Pacquiao, ma per i risvolti sociali in sé di un evento. Vidoz conosco solo di nome.
EliminaQuanto a Fognini, credo se ne faccia poco. Visto che mesi fa litigava (via Twitter) con un tizio che voleva solo difenderlo zimbellando chi lo critica. Vedi un po' tu.
Ferie (a Bora Bora) solo ad Agosto. Grazie Lorenzo, a presto.
Un saluto ed a presto,
RispondiEliminaKohli
Ciao a te Kohli.
EliminaIn giornate del genere già rimpiango questo sito, perché necessito di un tuo commento sulle esibizioni di Giorgi e Fognini...:-)))
RispondiEliminaSigile? Un nick che mi ricorda tempi ruggenti.
EliminaE che ti voglio dire. Ho fatto voto alla madonna della pietà: basta accanirmi coi miserabili casi umani commentanti e malvagità sui fognini. E tu mi provochi.
Krajinovic prima di farsi male era una gran promessa. Non mi sorprende, almeno non più delle puttanate di chi lo scorso anno parlava di striscia Panatta in simili tornei da sagra del polpo. Poteva perdere 6-4 6-4, ha perso 6-4 6-0, col solito contorno. La gente può parlare di quello e non di un tennis penoso. Lo critica e lui può fare la vittima. Tutto torna. O magari, come tutte le starlette Wta, dopo aver posato ignude, s'è distratto.
Giorgi? Niente di nuovo sotto il sole. Nel suo particolare sport, basta che una difenda con palle slice e lei tira tutto sui teloni. Sia che sia numero 20, che numero 300 come questa carneade. I coach o le tenniste con un minimo di cervello l'hanno capito.
http://www.sportmediaset.mediaset.it/tennis/tennis/2014/video/61016/fognini-insulto-razzista.shtml
RispondiEliminaE' il punto più basso possibile?
Il link non si apre, ma credo di aver capito cos'è.
EliminaIl punto più basso? ma no, c'è sempre un limite da superare. Ad esempio, chiedere scusa come il bambino novenne con l'atteggiamento piccato: se proprio volete, ve le faccio pure le scuse.
Pietà, basta. Troppa importanza per un simile figuro.
Guardatevi piuttosto Dancevic e Townsend che trascinano i Philadelphia Freedoms nel WTT. Tornei più seri, e gente infinitamente più divertente. Anche se l'assenza di Supermac e dei NY Sportimes, si fa sentire.
http://www.wtt.com/
Quel tale tennista, nemmeno degno di nota, è uno sciagurato con un cervello da moggio vileda ! Jawohl !
RispondiEliminaGrazie Picasso, di aver segnalato wtt.com. Ho dato un'occhiata e ho visto entusiasmo, gioia e divertimento, oltre ad impegno per le proprie squadre. Non ho capito bene se giocano 3 o 5 set. Tra l'altro, e lo confesso, ignoravo l'esistenza di questa organizzazione. Tu riesci a vedere le partite intere ?
Ciao Picasso, ti saluto cordialmente
Anna Marie
Ma guarda, gli anni passati ho visto qualcosa (streaming, espn etc...), quest'anno solo qualche video.
EliminaE' un po' una baracconata yankee, campionato a squadre che dura tutto luglio (si scontrano due squadre: 5 incontri a con set breve a 5, singoli m e f, doppi me f e doppio misto. Vince chi fa più games 22-18 23-16, etc...).
Abbastanza divertente perché ci sono alcuni ex. McEnroe fino allo scorso anno, Blake, Roddick....oltre a Venus, Hingis, Zvonareva, Townsend...
Ciao Anna marie, un saluto anche a te
Grazie Picasso. Non capivo bene il senso di quella serie di numeri (22-18- ecc.). Ho visto anch'io qualche video con Hingis, Venus Williams, Blake e pure Azarenka. Baracconata gringo sarà, ma i giocatori fanno sul serio, combattono. L'ho trovato divertente. Peccato, bisognerebbe poter vedere tutto il torneo.
EliminaMo' vado in vacanze. Ti auguro un felice mese di agosto e ti saluto cordialmente. (Aprirò di tanto in tanto il tuo blog.)
Anna Marie
Sì, abbastanza divertente. Almeno negli scorsi anni per me vedere McEnroe tenere (e spesso vincere) contro i professionisti era un bel vedere. Pure quest'anno c'era bella gente. Un po' come la serie A di tennis italiana o la Bundesliga. Ma organizzata in modo più divertente.
EliminaBuona estate anche a te Anna Marie, a presto
Esimio Picasso non mi fare incazzare... Sono sopravvissuto a fatica alla decisione di quei coglioni di Sky di privarmi delle telecronache dei cantori del tennis (Clerici-Tommasi).... Se anche tu smetterai di deliziarmi giuro che ti vengo a cercare sotto casa, ovunque tu abiti.... Anzi, ti mando Fabretti e la Golarsa adeliziarti coi loro commenti tecnici sotto al balcone... Su queste cose non si scherza...
RispondiEliminaTom
Un fan di Djokovic (pensa quanto possa apprezzarti nonostante tutto! ;)
Visto che ci sei, mandami pure Volandi o (a scelta) uno di Supertennis. Lexotan o il logorroico con la zeppola. Cristo santissimo.
EliminaChe tu sia un fan di Djokovic e hai apprezzato questo posto, significa aver capito perfettamente quale senso aveva il blog: Goliardia.
Soprattutto se pensi che a me piacciono molto Gasquet, Petzschner, ma di loro ho scritto le peggiori nefandezze.
Ciao Tommaso, alla prossima
Tempo fa lessi in queste pagine qualcosa su Yan Marti, che ho visto ieri giocare un tennis incredibile qui a Gstaad contro Traver. Pur con i suoi limiti è davvero un talento da seguire con attenzione anche se di svizzero ha poco o niente.
RispondiEliminaLeggo che non scriverai più - solo qui voglio sperare altrimenti sprechi tutto come Fognini - e comunque un grazie da un tuo lettore saltuario, ma sempre divertito.
Piero F.
Yann Marti? Io? Può essere. Una volta l'ho visto di persona perdere da un italiano che non sapeva nemmeno tenere la racchetta in mano (4.8 credo, appena la reintrodurranno).
EliminaCosa'ha fatto d'importante? L'hanno arrestato per furto con scasso? scherzi a parte, grandi limiti (fisici e mentali), ma grande braccio. Un funambolo.
Stammi bene Pietro F. (Io Fognini? querela in vista. Non esageriamo, almeno Adelchi Virgili. Per talento, infermità fisica e livelli raggiunti nell'ambito in questione, sarebbe più appropriato).
roger intramontabile anche prima di ritirarsi, se non fosse solo per la foto!
RispondiEliminahttp://elpais.com/elpais/2014/07/22/eps/1406056149_530699.html
buone vacanze!
Ah beh, livelli simili li ha raggiunti solo Emilio Fede con le foto di Prodi . :) Ciao Lucas, buone vacanze anche a te
Eliminacosa ne pensi del tpra? io sono iscritto in quel circuito da un anno circa,gioco tornei.organizzo sfide e ho conosciuto parecchi appassionati diventati amcici.ciao marco.v
RispondiEliminaConosco, per sentito dire. Me ne parlò un mio amico tempo fa. Non dubito sia un'occasione per divertirsi e fare conoscenza. Ciao Marco
EliminaDavvero triste aprire questo blog e non vedere aggiornamenti. ma che davvero ci lasci nelle mani di Livetennis e simili?
RispondiEliminaMi era venuto in mente di fare un salto alla presentazione del libro su errani... sicuro di trovarti lì in prima fila...:-)
Ciao Picasso. Spero di rileggere presto tue notizie
Mica è male Livetennis. L'unico sito tennistico che apro, perché è come il Tg4 o Libero. Fa ride'. Titoli come "Fognini non eccessivamente irreprensibile", "Errani infortunata lascia via libera a Serena" o "Schiavone battuta dall'avversaria e dall'arbitro (cornutone)", meritano assai.
EliminaLa presentazione del libro di Cosette. Auguri a chi lo leggerà. Che roba. Ammetto che qualcuno vinto dal morbo ultranazionalista se la faccia piacere. Ma scriverne un libro configura un raro caso di masochismo. Irreversibile. Tra l'altro l'autore, se non sbaglio, è uno che scriveva mail di scossa e vibrante protesta (le serbo come cimeli, un giorno varranno oro) al sito in cui scrivevo inaccettabili trivialità: tipo, che Fognini non si comporta come Edberg, o che Bolelli non è un guerriero. Così va il mondo.
Ciao AK, a presto
Si a volte sembrano meno di parte del dito fit.
EliminaOT riprendo il discorso di sopra su Virgili. Io di tennis ne capisco poco ma come fa questo a essere fuori dai 1000?
E' pazzesco ,ora è scoppiato ma per due set ha quasi scherzato Starace. Poto non sarà più quello di un tempo ma è 150 e su terra vale di più.
E dove poteva riemergere, se non a Cortina di un pezzo? Visto niente. Non mi sorprende che giochi alla pari con i top 150, ma non credo abbia voglia di fare il professionista. Ha talento pazzesco (a prova di cieco), ma nel tennis ci vogliono anche fortuna (poca, visto che non nato in Germania e per gli infortuni da ragazzino), carattere e cattiveria (zero), soldi per uno staff tecnico/atletico (non lo so).
EliminaBasti pensare che lo scorso anno, in due mesi che lo ha seguito Fanucci, giocava alla pari con i top 100 come Kavcic.
Ciao Picasso,che splendida finale ho appena finito di vedere tra Kurumi e la Kuznetsova,è stata eroica la giapponese alla fine pensavo la portasse a casa perché la russa era cotta,si trascinava per il campo ma l'esperienza ha avuto la meglio,sarà per la prossima ma vederla è divertente...un abbraccio
RispondiEliminaSte
Persino visto il primo set. Sveta sembrava tornata a buoni livelli (al massimo della forma invece parte dietro solo a Serena). Kurumi non molla niente, perfetto Japan style. Ciao a te
EliminaBuon ferragosto Picasso....anche se un po' in ritardo....tante cose successe in queste settimane...la più bella la vittoria da libro cuore di Venus...spero di risentirti x gli Us o.,ciao e buona continuazione vacanze
RispondiEliminaSte
Venus se sta bene perde solo dalla sorella, se la sorella sta bene. Anche ora che hanno 34 e 33 anni. Ma non stanno sempre bene.
EliminaCiao a te Ste
Mai come questi giorni sento l' esigenza di un tuo articolo di conforto. Errani vincente a Flushing è un film horror... dai un segnale al più presto! da quando seguo il tennis, 15 anni, questo è il più incredibile. 1/8 e 1/4 da wta di Bastad. Fede
RispondiEliminaCiao Picasso.
RispondiEliminaQuando ho visto Djokovic sconfitto da Nishikori, ho pensato che per Federer fosse fatta. Fra lui e il trofeo solo due tennisti sulla carta nettamente inferiori e così ho proprio pensato che avrebbe vinto lui. Eppure per cambiare idea sarebbe bastato ricordare il 1990. A quel tempo McEnroe, se era in giornata, in teoria avrebbe avuto qualche problema solo con Lendl, Edberg e Becker, e tutti e tre erano usciti. Fra lui e il quinto US Open restavano Sampras e Agassi, futuri dominatori ma che a quel tempo apparivano come degli sbarbatelli molto più abbordabili di un Lendl (battuto da Sampras) e di un Becker (eliminato da Agassi) e Gianni Clerici ricordo era alquanto speranzoso in merito. Invece niente, né nel 1990 né nel 2014. Ma Federer l'ha combinata più grossa. McEnroe se non altro ha perso da uno che di lì a un po' di anni avrebbe vinto sette Wimbledon, e ha anche strappato un set. Federer invece... non ce lo vedo Cilic a diventare come Sampras...
Ciao e grazie per gli splendidi articoli di questo blog.
Massimo
PS: ho visto quegli US Open in una minuscola TV in bianco e nero con antenna portatile in vacanza in montagna, e tale era il mio entusiasmo per McEnroe che perfino mio padre (che non ama affatto lo sport e non ne sapeva mezza di tennis) e mio fratello (che non lo aveva molto in simpatia a causa delle bizze con i giudici), si sono ritrovati a tifare Mac insieme a me contro Sanchez, contro Wheaton e anche contro Sampras.
Se cerchi qui in giro troverai che ne scrivo di quel Flushing Meadows. Compresa tv portatile minuscola e campagna (niente montagna).
EliminaMcEnroe stava giocando il miglior tennis dall'anno di grazia '84. Forse ancora meglio che a NY aveva giocato a Melborne quando fu squalificato per un "fuck" e una racchetta sbattuta (roba che janowicz e Fognini oggi non potrebbero finire una partita) quand'era addirittura avanti con Pernofors. Lì la vittoria se la sarebbe giocata con Lendl e forse avrebbe vinto.
Andava per i 32 (e all'epoca equivalevano più o meno ai 38 anni di oggi), ma non era assolutamente tra i favorito. era numero 20 al mondo. Ma quella in effetti fu una delle ultime occasioni (nel '92 ci provò ancora a Wimbledon). Sampras però diede l'impressione di essere ingiocabile. Era il nuovo mondo, un tennis da fantascienza. Mac fece i numeri a rete, ma riuscì a strappare il terzo per miracolo.
Federer ne ha 33, è numero 3 e visto l'andazzo generale può ancora provarci altri due/tre anni. Cilic da quel poco che ho visto era inarrivabile per tutti. Se a 26 anni inizierà sempre a giocare così, diventerà numero uno. Oppure si rivelerà solo una una meteora. Boh.
Grazie, ciao Massimo
E la Serenella, leopardino rosa di giorno e bianco nero di sera, vince l'US Open contro "Carolain" Wozniacki che, trovo, ha migliorato il suo tennis. Ma la Serena, ragazzi !! E tra poco ci sarà la finale maschile con quel piccolo grande uomo Kei Nishikori. Quattro ore e più contro Raonic e altre quattro ore contro Wawrinka e poi va e batte Djokovic. Alla faccia dei commentatori che lo davano per sfinito, al limite delle sue forze. Stassera farò un tifo sfrenato per il giapponesino.
RispondiEliminaCiao Picasso, fatti sentire, ti prego.
Intanto ti saluto cordialmente
Anna Marie
Oh Picassonum nostrum, non dirmi che ci hai abbandonati ! Sappi che regna la malinconia da queste parti.
RispondiEliminaMa è una bella giornata - oggi alle 12h45 inizia la Davis a Ginevra, aprono le danze Bolelli e Federer - e pertanto ti mando un saluto allegro.
Anna Marie
Nishi ha fatto il suo, ma con quel Cilic non avrebbe vinto manco Superman. Se guardo al futuro però, do più possibilità a Nishikori. che è solido, talentuoso e intelligente.
EliminaDavis, tutto facile per la Svizzera. Un Federer che passeggia batte undici volte su dieci il miglior Bolelli. Wawrinka normale sul veloce batte sempre nettamente il miglior Fognini. Anche se ho sentito in giro i soliti tifosi da tso parlare di 50/50.
Un saluto anche a te Anna Marie, a presto.
un vero campione
RispondiEliminaCiao Pic,
RispondiEliminagli US Open puoi trascurarli senza problemi, ma non mi dirai che non vuoi spendere due righe sul ritorno di Picasso e soprattutto della roboante sfida di domani contro Gulbis!!
un saluto
Klimt
Ritorno in grande stile, sì. Gladiatorio. A Luglio scrissi, testuale, via mail a un amico: «Se il fesso Petzschner vince un torneo atp, ne scrivo un'elegia da 12mila battute al minuto. Credo lo farà a Vienna, sei anni dopo. Partendo dalle qualificazioni».
EliminaMeh, il mio intuito si conferma strabiliante. Ha vinto sì, ma il doppio assieme all'altro cretino. :)
Un saluto a te
Che da queste parti regna un po' la malinconia per la tua (quasi) assenza te l'ho già scritto in precedenza. Quindi mi limito a mandarti un bel saluto autunnale, ma ben soleggiato.
RispondiEliminaCiao Picasso, non dimenticare i tuoi "quattro gatti".
Anna Marie
Picasso ritorna, i Fognini sono in fiore
RispondiEliminaGesù. E' vero che dal letame nascono i fiori, ma ci sono anche le eccezioni.
EliminaBellina questa. Speriamo che Picasso si convinca. Tra l'altro, ricordo che in occasione della Davis Cup in CH Fognini ha fatto un fioretto: diceva di volersi, d'ora innanzi, comportare bene per rispetto della fidanzata e del tennis ! A Shanghai però il fioretto era già nel dimenticatoio. Evidentemente, il bimbo non sopporta di non essere al centro dell'attenzione.
RispondiEliminaUn saluto
Anna Marie
ciao Picasso come ti butta?spero bene...spero ti sia piaciuto il master femminile,forse il piu bello degli ultimi anni,diverse partite interessanti,alla fine lo ha vinto Serenona graziata dal furetto Halep che poteva eliminarla nei gironi facendo un bel biscotto e non lo ha fatto...manca il blog eccome...saluti y suerte
RispondiEliminaSte
......mostruoso e/o animalesco....Murray Robredo a Valencia..ciao
RispondiEliminaSte
Insomma...visto a sprazzi. Match intenso, sue combattenti. Certo Murray top 10 ma lontano dai livelli cui lo aveva portato Lendl.
EliminaCiao Ste, un saluto a te
Tommy Robredo ha appena terminato una partita assai tosta a Bercy vs. Pospisil vincendo in tre set (malgrado i 15 aces del giovane canadese)! Dopo la partita di domenica a Valencia contro Murray è una performance notevole da parte del 32enne Robredo.
RispondiEliminaPicasso, spero che tu stia bene. Goditi ogni tanto una di queste partite di fine stagione. Se ne vedono di belle, ti assicuro. Oggi, per esempio, non voglio perdermi il Kohli che gioca contro papà Djoker.
Ciao Picasso, batti un colpo se puoi. Ci manchi.
Anna Marie
E insomma, Robredo penso sintetizzi il male assoluto tennistico. L'inestirpabile gramigna.
EliminaTutto bene, sì. Spero altrettanto. Non ne scrivo, ma lo vedo il tennis. Non è mica un rigetto.
E ce lo so che vi manco, letto di una fervorosa preghiera-petizione all'Onu. :) Ciao Anna Marie, stammi bene. A presto.
Petizione-preghiera all'Onu, jawohl. Hanno creato un apposito ufficio per "i diritti dei fans di Picasso". Conta una dozzina di funzionari nulla facenti e tanto parlanti.
RispondiEliminaCiao Picassone, grazie.
Anna Marie
P.S. Non mi dispiace poi così tanto il tennis di Tommy Robredo. Il male assoluto tennistico lo vedo piuttosto in giocatori come Raonic, Karlovic, Ferrer (poveretto), Isner, Querry e altri che mi sfuggono. Avrai visto a Bercy come Raonic si è ammosciato in finale contro il Djoker. Federer sembra averlo cucinato per le feste. Evidentemente, 22 aces in due soli set sono impegnativi anche per il fisico di un canadese da 90 chili per 196 cm.
Son passata per un saluto. Per esultare per la Davis vinta. Per dirti che mi manchi anche se 'sta melensaggine non è degna di questo blog. Però mi manchi.
RispondiEliminaLe cose finiscono, scrivere di tennis ora mi annoia oltremodo. in futuro chissà, se si sono riunito Albano e Romina....:) Ciao Elena, saluto a te, a presto.
EliminaFaccio un piccolo stopover anch'io nel tuo blog, Picasso. Non sarà mica che ti mancano le parole per la vittoria svizzera della Davis, per la finale Atp a Londra, un pochino sgangherata, per non dire deludente ?
RispondiEliminaTranquillo, è uno scherzo, volevo solo ricordarti che ancora ci siamo, non perdiamo la speranza.
A proposito di Davis Cup, un simpaticone nostrano ha fatto girare la foto della Tour Eiffel, tutta rossa con la croce Svizzera.
Ti saluto Picasso
Anna Marie
Aweh Anna Marie, bello vedere che ancora non avete dimenticato (me commuovo). Vedo solo ora perché non aprivo da tempo il blog. E chi lo sa, in futuro... (come quelli che se la tirano). Grande Davis, con thrilling finale e quindi ancor più eccitante, no?
EliminaUn saluto anche a te Anna Marie, grazie a presto.
Non voglio farti mancare i miei sinceri Auguri di Buon Natale e di un Felice Anno 2015.
RispondiEliminaFatti ritornare la voglia di scrivere di tennis, ti prego ! Anche perché la politica/i politicanti non meritano la tua attenzione.
Ciao Picasso, ti saluto cordialmente
Anna Marie
Grazie mille Anna Marie, sempre molto gentile. Auguro anche a te un bel fine anno e altrettanto per il 2015.
EliminaQuanto al resto vedremo. Il mondo non merita (cit. il mio gatto).
A presto
Quanta saggezza, il gatto. Il mondo non merita, il tennis si ! Dagli una generosa carezza al tuo certosino. Da parte mia, si intende.
RispondiEliminaCiao Picasso, a presto spero.
Anna Marie
C’è novità all’Australian Open ! Il look di Milos Raonic! Tutto rapato con un nido di merlo in cima alla zucca. Guarda, Picasso:
RispondiEliminahttps://ca.sports.yahoo.com/blogs/eh-game/milos-raonic-s-hair-ror-114758267.html
Ciao, un saluto divertito
Anna Marie
aho picasso, perchè non scrivi più? che ti sei innamorato oppure sara errani ha minacciato di morderti le chiappe? saluti dall' argentina. lucas
RispondiElimina