La scorsa notte, dopo aver ingerito forti dosi di peperoni verdi fritti, ho avuto un incubo: anno 2045, Novak Djokovic appena eletto presidente della Serbia per acclamazione popolare, ha invaso militarmente l'Italia. Nobile obiettivo del neo Presidente, è bonificare il Trentino da sacche di nazismo e riportare quei territori alla democrazia. La guerra divampa, inesorabile. In Italia Giancarlo Magalli è al secondo mandato come Premier, dopo aver battuto Fabrizio Corona con un televoto flash. Una vittoria inattesa, malgrado l'endorsement del Re dell'Universo Elon Musk verso l'ex paparazzo. Grandi polemiche interne, ricorsi e l'accusa che Signorini abbia lanciato il televoto quando gran parte dell'elettorato di Corona non poteva più votare, in quanto nei manicomi le tv erano spente. Il governo Magalli ha da poco giurato nelle mani del Presidente della Repubblica Cristiano Malgioglio, ma si trova a dover fronteggiare una guerra sanguinosa. Nel paese vibrano le proteste dei pacifisti, chiedendogli la resa. "Arrendiamoci alla pace!", lo slogan dei manifestanti scesi in piazza. Immediata la convocazione dello Z5, che ha sostituito il G8. Kim Jong-Un, il quasi centenario Trump, l'ologramma di Putin creato con l'intelligenza artificiale, Xi e Orban presidente della Nuova Europa Putina, affrontano la situazione. I rappresentanti del nuovo ordine democratico mondiale chiedono l'immediato cessate il fuoco. Che Magalli ponga fine a questa carneficina, arrendendosi alla pacifica invasione serba. Anche il Papa Michail Santorov I, dalla sua residenza di San Pietroburgo vestito in una elegantissima tunica rossa con falce e martello, invoca pace e disarmo: "Bisogna fermare questo pazzo provocatore di Magalli! Basta con la scusa di farsi invadere per poi fare la guerra! L'Italia è sempre stata Serba! I bambini muorono!". "Per la sete di potere ci porterà alla quinta guerra mondiale!", gli fanno eco i cardinali Vauro e Orsini. Il 102enne Magalli, nuovo baluardo della sinistra riformista ed europeista, non può che accettare la resa offertagli da Trump, che si guadagnerà il Nobel alla pace (tra lui e Putin ogni anno va in scena una lotta simile a quella Messi-Ronaldo per il Pallone d'Oro): l'Italia cadrà in mano serba, tranne la Sicilia che andrà a Trump come ricompensa per il lodevole impegno profuso e la Sardegna a Putin, che gli piace assai il pane carasau.
Ma nel sogno, anche il tennis vive anni di luminosa rinascita. Djokovic, malgrado gli impegni politici, non ha certo smesso di giocare. Anzi, si appresta a chiudere per il ventesimo anno consecutivo al numero uno della PTPA. La nuova organizzazione del tennis, da esso stesso creata, che ha spazzato via Atp e Wta dando nuovo slancio a questo sport in disarmo. Malgrado i 58 anni, Nole si dice intenzionato a vincere il suo 160esimo slam in carriera. Ha ovviamente ottenuto l'assegnazione a tavolino di tutti quelli vinti illecitamente dagli affiliati al criminale "cartello" dell'Atp, un covo di corruzione e malaffare. Si mantiene in forma smagliante restando recluso in un sarcofago a -20 gradi per 16 ore al giorno, ottenendo uno sbalorditivo ringiovanimento cellulare. Al punto di chiedere e ottenre dalla OMS (presieduta da Helmut Mengele, nipote di Josef, e da Krusty il clown) la modifica della sua età biologica, portandola a 19. Nole è assai contento di come si sia evoluto il tennis, finalmente unito dalla PTPA. Pochi impegni, solo quattro slam disputati in Serbia con tabellone a 4: Djokovic, il sempre verde Kyrgios, Tennys Sandgren (riabilitato no vax trumpiano per anni vittima di ostracismo e voci strane che lo volevano un po' più a destra dei nazisti dell'Illinois) e poi una wild card da elargire con sorteggione a un terrapiattista del tik tok. Musk sta programmando anche un Master di fine anno da disputarsi su Marte, e pare che Kim Jong-Un abbia chiesto una wild card, pronto a deliziarci coi suoi slice. Il resto, solo esibizioni itineranti tenute sotto un tendone da circo, ben remunerate dall'arcimiliardario Presidente della PTPA, un trumpiano di ferro che aveva fatto mirabilie col Wrestling. Nole con le sue trascinanti imitazioni e il funambolico Nick con imbuto in testa, dente cariato e un batuffolo nella narice, danno vita a rutilanti doppi contro due volleanti scimpanzè. Mandano in visibilio il pubblico pagante. Non si aspetta altro che il momento clou: quando il serbo si fa cavare le pulci sul testone da uno dei due scimpanzè e Nick si accende una scorreggia con l'accendino e consueta espressione intelligente. Sono lontanissimi i tempi in cui il tennis era diviso, pieno di corruzione e favoritismi. I tennisti sfruttati e malpagati come operai dell'Italsider. Ora finalmente vige unità, meritocrazia e democrazia di tinanio. Anche tra le donne, non manca lo spettacolo. La talentuosissima Arina Rodionova fa man bassa di titoli slam, spesso fustigando l'unica rivale in tabellone: Nicoletta Kyrgios che altri non è che quel buontempone di Nick in parrucca bionda, vezzosa gonnellina plissettata e conturbante top in pizzo. Qualcuno poi, si chiederà che fine avranno fatto i vecchi tennisti. La scure della democrazia e della PTPA si è abbattuta su di loro, inflessibile. Pene esemplari, commisurate al rapporto che essi avevano avuto col delinquenziale "cartello" dell'Atp/Wta. Si va dal semplice ritiro di titoli e premi, all'arresto, il confino, la reclusione in manicomi, fino alla pena capitale nei casi di complicità più grave col cartello o abuso di vittorie su Nole. Sinner e Alcaraz vivono in esilio, e ogni tanto si vedono in icognito per giocare a Pinckleball. Rune è stato arrestato e rinchiuso in un manicomio navale di Copenaghen dopo che la polizia PTPA l'ha catturato mentre giocava a ping pong con Mats Wilander. In casa hanno rinvenuto anche materiale compromettente, firmato Louis Vuitton, che potrebbe costargli la fucilazione.
Poi mi sono svegliato, ed era solo un sogno sciocco. Come ho potuto sognare che Magalli diventasse premier?
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