Sapido
pagellone di un osservatore distratto
Campo
da gioco Vinavil. Collosa trappola di topi cosparsa di vinavil o
spianata di pizza alla mozzarella filante su cui spiaggianti
mutandati con racchette missilistiche e palline-volano da mare provano (invano) a fare il punto. Il risultato è che la biglia non
cade mai, quasi ci sia la stessa forza di gravità lunare. Pare di
vedere Homer Simpson (gli occhi pallati rimandano a Nole, chiaramente) astronauta che mangia patatine sospese
nell'aere, prima che cadano. Spettacolo per spettacolo, perché non
organizzare uno slam sulla Luna? Qualcuno ha proposto di giocare su
terra il Masters. Per velocizzare un po' il gioco, presumo.
Voto
0
Novak
Djokovic. Arriva a fine stagione ancora con benzina in corpo.
Robotico, marziale, tracotante e con la proverbiale regolarità da
metronomo, sempre più vicino al tennis radiocomandato da che nel
2050 si giocherà alla Wii. Chiude la stagione come l'aveva iniziata,
dopo aver patito nel mezzo i picchi forsennati di Nadal. Finale
impeccabile, dominata dall'inizio alla fine, pur modesta e senza
nemmeno la feroce lotta dei precedenti a renderla interessante.
Voto
8
Rafael
Nadal. La maledizione del
Masters di Rafa. Da farne un film, ovviamente dell'orrore, ove un
ratto gigante vagamente stempiato imbraccia una mazza ferrata e
fracassa la O2 Arena al quindicesimo tentativo fallito. Da sempre
impegno difficile, cui arriva con gambe molli e lingua
penzoloni dopo una stagione massacrante. Paradossalmente sembrava
proprio questa (quella del comeback) la stagione buona. Frustrato in
finale da un Nole al limite della perfezione.
Voto
7,5
Roger
Federer. Troppa
grazia vista la versione piombata primavera-estate, ancora poco
ricordando quella fluttuante degli anni aurei. Rimangono sue (mica un
caso) le due partite tecnicamente ed emotivamente più interessanti
del torneo contro Djokovic e Del Potro: una battaglia persa e l'altra
vinta. Malgrado l'orgoglioso ritorno di fiamma cede a Nadal anche nel suo fortino indoor di fine anno, perché se al maiorchino lasci due
spiragli quello uno di sicuro l'afferra (l'arrota e lo
stira). La voglia di provarci il prossimo anno c'è ancora. Una sola
preghiera: Mirka, e basta dai. Altro da fare a casa, no? Faccende
domestiche, balocchi con le gemelle, pulire le cicoriette selvatiche,
lavare bandane e calzini RF...ma finiamola di trepidare in tribuna.
Da mano sui maroni a ogni inquadratura.
Voto
7
Stan
Wawrinka. «Brufolo
Bill»
alla riscossa al
suono di fanfara, ma stavolta non riesce ad accendere la semifinale
con Djokovic. Come antagonista per i primi tre/quattro
risulta però decisamente meno succube (e più credibile e divertente
e...a scelta) dei vari Berdych, Ferrer e co..
Voto
7
David
Ferrer. Liberto per un giorno a suon di ammorbanti «eeehhh»,
a Bercy, quando Nadal gli concesse (magnanimo) un giorno di libera
uscita. A Londra torna tutto in ordine, col carnefice a vergare di
giustezza il paggio storto. Cosa più brutta su un campo da tennis
debbo ancora vederla. Sogno un suo doppio assieme a Granollers (col
sublime rovescio da rumore d'unghie sullo specchio) e poi posso
morire.
Voto 3,5
Thomas
Berdych. Nadal e Wawrinka uccellano il palo della luce fulminato
come un pivello, cantando «Che te
la pongo, che te la pongo, uh» a passo di cha-cha-cha. Tacchino
surgelato autentico, che si ripropone.
Voto 4,5
Juan
Martin Del Potro. La classe di Federer scopre il nervo, sempre
quello: verga e mazzuola, mazzuola e verga. E solo quello sa/vuole
fare. In un campo simile da collosa trappola per topi, dovrebbe
sfruttare più la rete per chiudere i punti. Urge ausilio tecnico:
due inservienti alle spalle che lo gettino di peso a rete.
Voto
5-
Richard
Gasquet. Fa tenerezza con quell'aria da pulcino bagnato
nella tormenta di colpi di Del Potro e Djokovic, e consueto finto
ardimento da smemorato prossimo al suicidio. Ora anche «Senza Faiglia»
come dolce Remì dopo l'abbandono di coach Piatti.
Evento che per l'estrema lucidità confinante al cinismo del Maestro
italiano può voler dire una sola cosa: ha cavato dal genietto della
lampada, eterno Peter Pan della sconfitta, il massimo possibile. Lo
sapevamo, spiace però sentirselo dire sul grugno. Rumors: Federer
dietro come sfida irrinunciabile o Raonic, meno talento (solo gli
orbi però possono non rinvenirne), ma con grandi margini per
sfondare ad altissimi livelli.
Voto
6+
Marrero/Verdasco.
Dovevamo
vedere anche questa, prima di morire: Nando Verdasco Maestro, sia
pure in comproprietà col compare di doppio Marrero (che una volta
vidi allenarsi con Seppi e dissi: «Questa
scamorza chi è, un inserviente del circolo con problemi di deambulazione?»),
complici i Bryan's sempre più versione «Scemo
+ Molto Scemo» onoris causa, paladini della sconfitta acrobatica. L'espressione da tronfio pirla
(affettuosamente, eh) di Nando sul 9-7 al terzo, vale il prezzo di un
biglietto (per il treno bianco di Lourdes).
Voto
7
Quando Nole risponde ogni volta negli ultimi 5 centimetri di campo come ha fatto ieri diventa semplicemente ingiocabile per chiunque... Mettiamoci poi una superficie - il cemento - che lo favorisce (seppur questa molto più lenta) e il risultato era più che pronosticabile.... Ad ogni modo il serbo è sempre più fenomeno.... E non avesse buttato la finale degli US Open su quello 0-40 nel terzo set, sarebbe ancora numero 1...
RispondiEliminaInsomma, ieri non ha sbagliato niente. E in tutta la stagione è stato il più costante, amministrandosi bene. Lui sempre uguale e Nadal ha avuto picco animaleschi a Parigi e NY, dove comunque il serbo ha avuto le sue possibilità (a Parigi per me ancor più incredibili). Ma non è che si può vincere tutto.
EliminaHola Picasso,
RispondiEliminaPrima di tutto volevo farti i complimenti per l'articolo sulla Fed Cup...
Sulle Atp Finals - chiamiamole così: il Masters era quello del Madison o della Festhalle - ho la solita opinione.
Il tennis giocato dai cyborg affascina come la Formula Uno.
Tutti guardano la partenza, per vedere se si verifica qualche schianto, e poi si addormentano sul divano...
Curioso (..) l'abbinamento palle e superficie.
Shanghai - medio-veloce.. - a confronto pareva il primo anno di Hannover.
Mai visto le palline, nella dimensione indoor, saltare così alte.
Il tappeto, ruvido, neutralizzava i colpi piatti.
Avanti di questo passo, la prossima mossa sarà il calcestruzzo umido.
Ho il terrore che uno dei due, nel 2014, realizzi il Grande Slam annuale.
Un saluto,
Simone Basso
Altro sport i tornei indoor ai tempi. Basta girare su YT e vedere i funambolismi di allora (visto un Mecir-Lendl), per fare tre/quattro scambi su quei tappeti.
EliminaOggi osannano gli estenuanti 30/40 colpi tra Nadal e Djokovic. Con la pallina che non cade mai, graziarcazzo. E' quasi solo corsa e mattonate. Vedere invece questo scambio tra Becker e Lendl proprio al Madison (già tennisti moderni, potente uno, maniacalmente preparato fisicamente l'altro): 40 colpi. Unico ed irripetibile vista la superficie iper veloce dove giocavano. Quindi cento volte più difficile e raro.
http://www.youtube.com/watch?v=N3rGPOde5Ss
Situazione odierna irreversibile, tranne cambi radicali. Il tennis è questo e amen. Per eliminare gli scambi troppo brevi del tennis bum-bum post nuove racchette hanno rallentato campi e palline-pallettoni. Il risultato è questa mostruosità. Ivanisevic non sarebbe esistito ai tempi nostri. O quasi. Ora si può solo giocare così, grande resistenza, ed esaltazione di tennis difensivo e muscolare.
Quanto al Grand Slam 2014...chi può dirlo. Vedo equilibrio estremo tra i due. E poi chissà Murray, Federer. O Del Potro. O che qualcuno (vedi Seppi) raggiunga la maturità. :)
Ciao Simone, a presto
Ciao Picasso. La finale di Londra mi ha dato questa impressione: Superman/Nadal a digiuno di Kryptonite in lotta contro la Piovra con 12 tentacoli/Djokovic. Un po' di angoscia mi è venuta: Nadal, vederlo sputare l'anima senza ottenere un granché. I suoi colpi (top spin) oramai non hanno più la performance di una volta, il che, con tutti i suoi accacchi, al limite è comprensibile. Ma sembra che lui ignori questo piccolo particolare.
RispondiEliminaIn quanto al Roger Federer, non penso proprio che Mirka potrebbe stare a casa, lei deve accompagnarlo. Lui esige la sua presenza, lui sta bene quando c'è lei (e il papà e la mamma). Comunque a Londra la signora Mirka si è lasciata andare più volte in gesti di delusione, sbuffi. Una tiratina di orecchie l'avrà ricevuta, il Roger. (Quando decidi di giocare così, non farmi fare questi viaggi.......)
Berdych da 10 anni offre la stessa salsa. Finché gli riescono i suoi diritti e servizi da paura è gongolante. Poi, il nulla o quasi.
In fine, un po' di bel tennis umano l'abbiamo potuto vedere grazie a Gasquet, Federer, Wawrinka, al limite anche Del Potro.
Grazie del bel resoconto (quante verità) e un saluto cordiale
Anna Marie
Insomma, ma su Nadal claudicante e vittima del ginocchio instabile, spero tu stia facendo dell'ironia. Altrimenti, in condizioni di salute normale, invece di dominare la stagione tornando numero uno avrebbe anche volato e moltiplicatlo pani e pesci. Oltre a vincere 5 slam su 4. :)
EliminaPer me è arrivato un po' stanco all'ultimo appuntamento (come sempre, anzi un po' meno di sempre) e ha perso contro un Djokovic che non ha sbagliato nulla.
Su Mirka ovvio che scherzo, un po' m'infastidice, come tutti i genitori/compagni apprensivi e troooppo inquadrati dai registi.
Ciao, grazie e un saluto a te
Ciao Picasso. Non faccio ironia su Rafael Nadal. In un'intervista (dopo il Shanghai Masters) dice, riassumendo che, dopo le iniezioni PRP al ginocchio, il feeling non è perfetto, ma che, pur avendo dolori, almeno non è limitato nei movimenti e che questo è la cosa più importante. Dice anche che adesso è capace di controllare il dolore.
EliminaUn giorno mi sono rotta il polso e, nel giro di poco tempo, la mia maglia, i miei capelli erano completamente bagnati di sudore. La reazione al dolore. Non credo quindi che sia dovuto alla stanchezza quando perde sudando come una fontana. E' il suo fisico che si ribella, si indebolisce e lui non gli dà ascolto.
Sono un animo sensibile e per Rafael Nadal provo sinceramente pena, tanta pena. Non prendermi in giro, ti pregooooo.
Ciao Picasso, ti auguro una buona domenica.
Anna Marie
P.S. Alcuni effetti del PRP sono stati pubblicati quest'estate sul American Journal of Sports Medicine. Un po' inquietante.
Non so cosa sia questa PRP (acronimo che si presta a varie interpretazioni) se non quello letto ora da gogòl.
EliminaCredo però sia la nota pratica di curare traumi mediante trasfusioni del proprio sangue (spero non di montoni andalusi) sui tessuti/muscoli lesi. Hanno poi deciso di usarla tanti oltre a Rafinho nostro.
La "magnifica" evoluzione della medicina sportiva. Stretta parente delle trasfusioni di sangue e globuli rossi nei ciclismo. Qui si usa per curare i traumi e non è doping. Amen. Io la trovo una pratica ugualmente mostruosa e doping a tutti gli effetti (Zeman se n'è andato e non ritorna più...)
PRP o meno, se mi si dice che Nadal soffre o si muove male, rido. Mica prendo in giro. Perché quello che fa sul campo è già oltre il concepibile.
Senza patimenti lo vedremmo e non perdere nemmeno un set in una stagione intera?
Se poi vuoi intendere che ha qualche dolorino, beh...per uno che si sottopone a certe pratiche e sul campo le articolazioni a certe torsioni violente sul duro mi pare normale averne (e non possono certo aiutarlo organizzando tornei sulla gommapiuma). E già miracoloso a per fare quello che fa, aiutato dalla medicina sportiva. E pazienza per la diradazione tricotica (letto ora digitando PRP su gogòl), un titolo agli UO val bene una messa o una chierica.
Un altro normale, sarebbe al reparto traumatologico del Fatebenefratelli a fine partita. Massimo un anno di carriera. Lui con questi trattamenti riesce a stare ancora al top che magari saranno pure dolorosi, eh. Ma non facciamone un martire adesso. Vorrebbero stare in molti male come lui. So' scelte ponderate.
Ciao Anna Marie, anche a te
Ciao pic,non trovi che in Davis la rep. ceca stia facendo
RispondiEliminaun clamoroso errore tattico?mi spiego....dato per certo che djoko
vince i due singolari xche' mai non preservare stepanek per il doppio e ultima giornata?xche' domani schierare rosol/hajek e non berdych
e il vecchio satrapo? Mah.....a proposito seppi ha trionfato ad Ortisei battendo tra gli altri un nostro vecchio pupillo.....continua trionfo di verdasco
spagna ai suoi piedi....grande.....che interviste ho sentito 'questa vittoria riscatta ogni sconfitta' e via così....un abbraccio da ste
Errore, dici? Per me proprio no. Hanno sempre fatto così. Berdych e Stepanek sono un doppio formidabile. Nei fatti, hanno perso una sola partita credo. Si completano, Stepanek sappiamo che doti naturali da doppista abbia. Il palo della luce deve servire forte e roncolare. Il suo ruolo è quello, ed pur sempre un top 10. Quindi si completano. Poi chiaro, contro i serbi è un in contro equilibrato. Quasi 50/50. Con Hajek o Rosol al posto del perticone avrebbero avute molte meno possibilità, diventand sfavoriti. E sotto 1-2 la coppa sarebbe già persa.
EliminaUn po' mi ha sorpreso invece vedere Stepanek come primo singolarista. Contro Nole non vincerà mai più nella vita. Tanto valeva preservarlo per doppio e ultimo singolare, dando spazio a Rosol. Ma alla fine è così furbo e ne sa certamente più di noi lui, quindi ieri avrà voluto giocare per saggiare campo, atmosfera e farsi mettere in palla da uno come Nole.
Ma, ripeto, senza vincere oggi in doppio, domani non servirà a nulla.
Verdasco, ah beh. I festeggiamenti dureranno tutto il 2014? Grande, sì. Cosa, non lo dico, ma inizia con co...:)
Cia Ste, a presto