Uomini
Peggio è andata a Federer che trova Berdych, Tsonga o
Murray nel suo cammino verso la finale. Djokovic ha però Del Potro nel suo quarto e
in semifinale Ferrer, reduce da un’estate entusiasmante. A donne almeno, spero.
Italiani: se per assurdo fossero competitivi, il tabellone sarebbe buono.
Ed allora preparatevi per questo malmostoso ed apoplettico viaggio nei meandri di sta gran ceppa.
Federer (1) - Berdych
(6). Federer inizierà con una passeggiata per Manhattan, e contro l’ex promessa Donald Young in siesta
messicana permanente da un anno. Poi avrebbe Verdasco, al terzo turno. Senza
che ridiate, può arrivarci anche, Nandone lo schioppante gallo cedrone da
combattimento perso. Ma solo perché il più insidioso dei suoi possibili
avversari sarebbe un coccodrillo bianco delle fogne di Newyorkesi morto da sei
anni. C’è pure Ginepri, per dire. O Rui Machado, portoghese come Cristiano
Ronaldo, talentuoso quanto una motosega inceppata. Interessante l’ottavo, in
cui lo svizzero pesca uno tra Fish e Simon. Prenderei l’americano in ripresa, come
stile di vita. Inserimenti mortalmente accattivanti quelli dei rabberciati
Davydenko e Karlovic, quasi due anziani pascolanti a Villa Arzilla che
bestemmiano sul mondo, strafatti di viagra. In due fanno quasi l’età del nostro
giovin ex premier.
E che dire di Berdych? Un cazzo, in genere. Ma vediamo. Dopo qualche mese di caccia alla
fagiana con esiti nefasti, pare ne stia mettendo qualcuna in campo, in quel di
Winston Salem. Potrebbe avere qualche orènda cartuccia da sparare. O perdere
immediatamente contro il soldo di cacio Goffin, uno che non ci pensa tanto
quando deve vincere. Test probante al terzo turno con Querrey, americano rinato dopo l’infortunio. Match tra pertica nodosa e perticone placido. Tra cecchino
orbo, e mostro di Milwaukee. Negli ottavi una delle due verghe (e non si
scandalizzino i figli illegittimi nati da un rapporto sodomitico a tre tra una capra, la Binetti ed un Buttiglione) troverebbe, per
contrappasso, il vincitore di uno spot fantasia, ricchi premi e cotillons:
Favorito Ciccio pasticcio Almagro, in ammorbante crisi estiva come tutti gli
spagnoli coi garretti sgonfi. Il vecchio pirata volleante Stepanek potrebbe
farci il miracolo di sbatterlo fuori al primo turno. In quei meandri c’è
addirittura “l’incommensurabile fesso” Petzschner, alle prese con un primo
turno malvagio quanto bello col fenicottero del servizio e volée, Mahut. Come
dicono i mesti tifosi italiani in caso di derby: “Almeno ne vedremo uno anche al secondo
turno.”. Divertendoci anche, in questo caso. Cosa volete di più. Tra tutte
queste figure retoriche tennistiche, per l’approdo agli ottavi può dire la sua
anche Flavio Cipolla. Se dopo Kavcic, con guizzo da notte dei miracoli, riuscisse a battere il forte talento
ludico dal tennis fiondato, Florian Mayer.
Federer
65% (Fish 20%, Simon 15%) – Berdych 35% (Querrey 30%, F.Mayer e Almagro 10%, le
restanti quaglie giulive: 15%).
Murray
(3) - Tsonga (5). Ingresso morbido nel torneo per il campione olimpico, alla
perenne prova del nove da pelo sullo stomaco. Feliciano Lopez al terzo turno
che, umani ed imprevedibili eventi a parte, in questo momento non prenderei
nemmeno contro il mitico coach Beppe Menga. Quasi meglio Haase, Dodig, Bellucci
e Andujar sempre sottovalutato manco fosse uno Starace. Il match che ci dirà
molto di Murray, può essere quello con Raonic in ottavi. Sempre se la nostra atomica
pera canadese riuscirà a divellere i contendenti del suo spot (ad occhio e croce sì):
Giraldo, i redivivi Mathieu e Blake, rabberciati miracolati delle mutua che
coraggiosamente ci sono, e giocano anche bene. Vincere però, è altro conto. Più
duro di tutti per Raonic quel Granollers che sarà anche storto e repellente da
vedere, ma che il suo lo fa sempre.
Tutti in fremente attesa che il nostro adorato bisontino Jo Tsonga spacchi finalmente il mondo, assieme alle ossa di Frazier, al grido di “Ali
bumaye”. Sì, gridiamo pure, come coglioni. Vai col liscio, e cammino ostico e
paragnostico: al secondo turno il vincente tra il bestio truce Falla che pare
uno scalatore della “Café Columbia” degli anni ’90 o Klizan, buon mancino in
ascesa (e pensare che qualcuno di quelli saggi lo riteneva meno prospettico del
coetaneo Trevisan, ora nr 900 e ‘spari). Klizan merita rispetto perché è
slovacco come il “gattone” e perché bastona sovente il nostro talentone e
proditorio neo top 100, Bolelli (assente con giustificazione scritta da Ximena).
Poi Tsonga ha Chardy, ancora sorteggiato col Volandri in gita premio e
camicetta hawaiana. Se ve la quotano ad 1,20 mettete sul francese la casa, già da
ora. Negli ottavi Tsonga dovrà vedersela con la controfigura del Salvatore buono de “Il nome della
Rosa” Cilic, ma occhio a Nishikori, bel talento limpido che se sta bene ne
mette molti in geometrica riga.
Murray 55% (Raonic
35%, Granollers 10%) – Tsonga 50% (Cilic 20%, Nishi 20%, Chardy, Klizan e
bestio truce 10%).
Tipsarevic (3) -
Ferrer (4). Quarto debolissimo, sulla carta (da culo). Un cinquantino che Ferrer e
Tipsarevic arrivino ad affrontarsi solo in altro torneo e continente, lo
metterei anche. Il serbo ha un cammino per niente facile: il miracolato Baker,
Troicki sceso di forma in ovvia proporzione con la sua controfigura
forte Djokovic ed in ottavi Isner. Il pivottone nerd deve però guardarsi in
basso: Malisse (presagi tutt’altro che buoni per il belga e per gli amanti del
bel tennis). E poi un terzo turno con uno a scelta, che di certo non si sbaglia:
Kohli, il purtroppo calante Llodra, Paire e Dimitrov che in uno stellare primo
turno possono riproporre l’indimenticabile Federer-Safin 2004, versione
tristemente minorati mentali in kilt. Occhio ragazzi, occhio veramente.
Che vuoi ancora dire di
Ferrer? tutto dipende dalle condizioni in cui si presenterà. Se ancora
ectoplasmatica essenza come tutti gli spagnoli quasi in lutto per il loro
mentore ed ispiratore Nadal infortunato, amen. Se annaspa, rischia contro Fassino
Anderson prima. Poi coi vecchi, ma sempre indomabili, ruderi Hewitt e
il russo da frenocomio Youzhny. Nell’altro ottavo, ecco un primo turno da
vedere: Gulbis-Haas. Il talento perso ed il trentaquattrenne campione vero,
riemerso dopo l’inferno e il dolore, quasi al livello dei primi 20. La notte e
il giorno. Il tennis ipotetico e il tennis vero. Se prevarrà Tommy, possibili
altre scintille di bellezza pazza al terzo turno contro Richard Gasquet. Da
segnare con circoletto fuxia (quello per i metrosexualismi tennistici) anche un eventuale Gasquet-Melzer di secondo.
Isner 35% (Tipsarevic 30%, Kohli 20%, altri metrosexual 15%) – Haas 30% -volesse il cielo- (Ferrer 20%, Gasquet 20%,
Anderson 15%, Youzhny 10%, Gulbis o il pupazzo sbrodolino 5%).
Del Potro (7) – Djokovic (2). Orgia di
implicazioni tecniche, tattiche, personali e nazionali, nel primo turno tra Del
Potro e Nalbandian. Polso di Del Potro permettendo, che lo ha limitato a Cincinnati.
Sulla sua strada, Italia e ancora Argentina. C’è infatti Seppi al terzo turno,
col caldarense che ormai si amministra come un top 5 dalle grandi ambizioni. Eh
si che “se ci è arrivato anche Tipsarevic nei top 10…” e se mettiamo da parte
classe, potenza di colpi, temperamento, esplosività e fiducia mentale (tutto per il serbo), può
arrivarci anche il combattente dei Monti. Perché dalla parte del nostro c’è la
carnagione chiara. Per carità, “el torpe” Robredo lungodegente e forse Kubot
(se il nostro amato Mastro Lindo è in giornata no), può batterli. Del Potro,
anche con lo slice di rovescio obbligato stile Picasso rude, a causa del polso sinistro dolente, è già un filo più complicato. Ottavo
contro il connazionale ed affidabile combattente della Pampa, Juan Monaco che
al terzo trova Roddick tornato cigolante. Buona occasione per Fabio Fognini,
che battuto Vasselin può giocarsi qualche cartuccia contro Monaco.
Djokovic
malgrado le due finali (e una vittoria dove non c’era nessuno) nei Masters 1000
americani, ne è paradossalmente uscito ridimensionato. Qui, alla lunga può far
valere le sue carte, puntando sulla resistenza. Come un passista. Crudele primo
turno contro Paolo Lorenzi. Di tutti i nostri, quello che meno meriterebbe l’ingiusto
massacro. Dopo il solido Benneteau, interessante l’ottavo tra Nole e la libellula pazza Dolgopolov, da cui lo scorso anno fu mandato al manicomio
per un paio di ore. Vincere, è mestiere già diverso. Alternativa credibile
all’ucraino: il pimpante torello spocchioso Wawrinka, o (meno) il sempre
divertente bacherozzo panciuto Baghdatis.
Del Potro 45% (Monaco 20%, Roddick 15%, Roddick 10%, Seppi 10%) – Djokovic 60% (Dolgopolov 20%, Wawrinka 15%, Baghdatis 5%).
Del Potro 45% (Monaco 20%, Roddick 15%, Roddick 10%, Seppi 10%) – Djokovic 60% (Dolgopolov 20%, Wawrinka 15%, Baghdatis 5%).
Donne
Serena favorita. Avversaria, dall’altra parte, Maria Sharapova che proverà a cacciarsi dal gargarozzo urlante quel game pietoso raccattato a
Londra. Solito mistero Azarenka, Kvitova in ripresa, asma e
scricchiolii permettendo. Kerber truculenta mina vagante. Venere per stupire.
Big italiane, senza Pennetta, a caccia della (concretamente possibile) seconda settimana.
Azarenka (1) - Stosur (7). Sulla
trucida via di Linda Blair ingroppata da Freddy Kruger, la malcapitata e
bizzosa (pure un poco malmostosetta) gnappetta Barbora Zahlavova Strycova e quella Razzano rimasta ancora
larmante sul centrale di Parigi, dopo il miracolo gaudioso da libro cuore (matto) con Serena.
Ottavi impegnativi: a scelta, una delle due folli picchiatrici accecate Goerges
e Lisicki. Tette: Goerges. Chiappa tumida stile Marini: Lisicki. Intelligenza
tennistica: sticazzi. A meno che non si inserisca la Ivanovic minore (e già ce
ne vuole) Cirstea. La rumena è però meno rachitica di Anina nostra. Dopo le
esibizioni di folle suicidio virulento sciorinate in serie nell’ultimo anno
solare, si fa fatica a considerare Samantha Stosur campionessa in carica. Se non ritrova la magia dello scorso anno, rischia già qualcosa di fronte alla solida mancina Lepchenko. Ottavi contro Na Li, che solo all’idea di avere un
nuovo allenatore al posto del marito (pare il mitico fratello di Chang che
Galeazzi credeva il padre, e ancora ne è convinto) s’è messa giocare alla grande negli Usa. La cinese
inizia opposta alla giovane e sempre pericolosa inglesina Watson, prima di un possibile
incrocio di terzo turno con Kim Clijsters al commiato. Se Kim ne ha, se la
gioca. Ed il ricordo di quel folle match gettato via in Australia, può pesare sulla cinese.
Azarenka 60%
(Lisicki 20%, Goerges 15%, Cirstea 5%). – Stosur 30% (Na Li 35%, Clijsters 30%,
Lepchenko 5%).
Sharapova (3) -
Kvitova (5). Una serie di mediocri tenniste sulla strada della siberiana
che, se ristabilita dall'olimpionico k.o. londinese, sbranerà urlando alla luna. Anche
in ottavi, poca roba. La mancina picchiatrice insensata Safarova, o la vecchia
Petrova, ormai quasi solo doppista. Qualcosa potrebbe dire Melanie Oudin, se
solo si ricordasse cosa combinò tre anni fa, prima del buio pesto. O Benesova,
signorina Melzer (sua anima gemella tennistica e nella vita). Sulla strada di
Kvitova la bambolona forzuta Wickmayer che però dopo la rude e virulenta
esplosione, invece di evolvere, s’è involuta accartocciandosi sulle sue stesse roncole.
Come molte. Tutte, meno qualcuna. L’avversaria degli ottavi per Petronia uscirà
da uno spot terrificante, dove è capitata anche Romina Oprandi. Che la Dea Bendata avesse un occhio di riguardo (instancabile) malvagio per la svizzerotta, lo sappiamo da tempo. Romina può comunque giocarsela,
perché ha dalla sua il talento. Purissimo e cristallino. Primo turno da treno
bianco di Lourdes contro la rudimentale Andrea Petkovic, ai box da qualche mese.
Chissà che Santa Heidi ci faccia l’agostano miracolo. In realtà, con mestizia,
l’ottavo se lo giocano Marion Bartoli (se non muore soffocata dall’oleoso
sudore della sua lunga coda svolazzante), Hantuchova calante o Pavlyuchenkova
basculante, se in settimana mangerà meno bignè alla crema. Sufficiente che
arrivi a 10 al giorno.
Sharapova 70% (
Safarova 20%, Petrova 9%, Oudin 1%) – Kvitova 50% (Bartoli 20%, tutte le altre
il 30%)
Wozniacki (8) - Serena Williams
(4). Danese coraggiosamente a galla tra le top 10, malgrado la pochezza disarmante
che tutti conosciamo. Si applica e fa i pugnetti, insomma ci crede. Tabellone
natalizio e quarti abbordabili. Insidia apparente (quasi trasparente in controluce), la svolazzante Pironkova. Con la bulgara
che rischia d’essere divelta già dall’italiana Giorgi. In nottata dovrebbero
spiegare alla nostra tenera vamp(ina) virulenta che il campo è quello
delimitato dalle righe. C’è fiducia, tra gli organizzatori. Grande spiraglio per
gli ottavi (e trovarci Wozniacki non sarebbe nemmeno una condanna) per l'attempata Schiavone. Milanese che il rischio maggiore ce l’ha al primo turno
contro l’americana Stephens, giovanottona dal potenziale ottimo. Più lei della
testa di serie Ivanovic versione Mathausen. "Serbiatta" che per migliorare le sue prestazioni, invece d'essere messa nella sala del deperimento angoscioso, doveva essere sottoposta ad una semplice pera di fosforo. E ancora non lo capiscono. Teniamo d’occhio un possibile
Schiavone-Amanmuradova, di secondo turno. Già allertato Piero Angela ad illuminarci
sui tutt’ora ignoti fenomeni di una natura umana maestosamente sconosciuta. Temo per Kimiko Date nelle
mani dell’orca svedese Arvidsson. Serena senza troppi patemi, fino ai quarti.
Possibile secondo turno contro Maria José Martinez Sanchez, che qualche
stagione fa aveva simpaticamente minacciato di voler ammazzare e farne stuzzicadenti.
Non so se augurarmi che la vezzosa volleante iberica batta Lucic ed arrivi al
frontale. Ma so già che se dovesse avvenire, lo farebbe con gran dignità e
(spero) senza urlare troppo, ma con ardimento merlettato e spirito da magnifica attaccante.
Vamosssss! (tanto per tenere svegli i tifosi orfani del maiorchino). Dopo
allenamenti intensi con Makarova (occhio, eh) e Peng, ottavi in cui Serena incrocerebbe
Maria Kirilenko cui ha spesso regalato tragiche punizioni/sevizie quasi corporali (mi
ricordo quasi le lacrime a Roma). La russa prima deve venire a capo di qualche
ceca sparsa.
Wozniacki 35% (Schiavone
20%, Stephens 20%, Ivanovic 20%, Arvidsson 5%) – Serena 60% (Kirilenko 15%,
Makarova 15%, Peng 10%).
Kerber (6)
- Radwanska (2). Inquietante tedescona alla prova Venus in un secondo turno
che vale molto più di qualsiasi ottavo dello spot precedente. Venus può anche spuntarla
facendo valere la sua maggior classe rispetto alla maniscalca teutonica ammaliante quanto una pletora sanguinolenta. Poi in ottavi
Errani, col nostro agricolo motorino-zappa per arare la terra che ha ricevuto
in dono dalla sorte un bel tabellone. Da arrivare in ottavi, almeno. Poi da lì:
trovare una Venus stanca, meglio se bendata e con una gamba, negli ottavi. Radwanska nei quarti, che mi pare fattibile (quella è mezza
infortunata e non ha colpi che la nostra patisce). Quindi Serena in semi (ma ci
arriva, Serena? mbah) e quindi in finale una sorprendente Stosur (che sappiano
tutti quale coraggio ed ardimento leonino abbia). E la favola submentale è servita. Poi è
chiaro, se la giovane e promettente Muguruza Blanco dovesse giocare bene, ciao
ciao Sarita al primo turno. E’ risaputo come non dipenda dalla nostra. Agnieszka
Radwanska s’è ritirata a New Haven, e quindi col punto di domanda. Avversarie
da tenere d’occhio per la sottiletta polacca: se non la sorella ancor più
sottiletta (e più isterica) Urzula, una Jankovic tornata a sgroppare orridamente a
buon livello. Poi la gnometta terribilissima Cibulkova, la giovane
butterata Barthel, o perché no una Vinci
in forma spumeggiante negli States.
Kerber
35% (Venus 35%, Errani 20%, McHale 10%) – Radwanska 40% (Cibulkova 20%,
Jankovic 20%, Vinci 15% , Barthel 5%).
Caro Picasso,
RispondiEliminatabellone estremamente difficile, trovo, per Federer: Fish agli ottavi, Berdych ai quarti e Murray in semifinale sono un bel fardello. Spero almeno che Berdych possa venire eliminato anzitempo (ha buone chances) perché è uno sempre molto indigesto per lo svizzero, e non vorrei che perdesse importanti energie per regolare un simile cretino. Sembra che il fato lo abbia voluto punire in séguito all'assenza di Nadal, riservandogli il sorteggio più duro. A me la cosa che preoccupa di più, comunque, è l'indecente Super-Saturday (indecente come le pubblicità megalomani e la musica a mille che viene sparata fuori a 90 decibel ad ogni cambio campo, indecente come le risse che scoppiano in tribuna come "intermezzo" fra un'abbuffata di hot-dog e una di gelati).
La parte di tabellone di Djokovic è ridicola. Unico potenziale pericolo (ma di testa ancor prima che di corpo cade a pezzi, quindi è tutto relativo) è Del Potro. Forse Isner. Tipsarevic e Ferrer, tragiche teste di serie, sono assolutamente ridicoli e non arriveranno nemmeno ai quarti secondo me. Secondo me - l'azzardo alla cieca, dopo aver rivisto, ieri sera, "Febbre da cavallo" - questo è il torneo di Murray: una puntatina forse gliela faccio.
Infine, bellissimo primo turno fra Llodra e Petzschner: dispiace che sia, appunto, un primo turno, ma senz'altro è una partita da seguire per rifarsi un po' gli occhi.
Ciao Pic!
D'accordo sul fatto che siano capitati quasi tutti dalla parte di Federer. Un Del Potro versione Londra (e Nole nostro qualcosina ne sa), non è però un bel regalo per il serbo. A meno che l'argentino non abbia (al solito) lasciato tutto nel torneo olimpico. Pare avesse dolore al polso sinistro, e giocato quasi solo slice di rovescio a Cincinnati.
EliminaTipsarevic e Ferrer...bah. Il serbo quello è, alla fine a tratti mi diverte. Ferrer no, ma proprio. Però tra gli 8, mi sembrano i meno credibili. Brutto che siano capitati nello stesso quarto.
Dici Murray? può essere. Prova la mandrakata. :)
Dovrebbe essere pagato bene, a 5 o 5,25, azzardo. Io proverò qualche (consueta)e quotidiana tris CanCan/Soldatino/D'Artagnan. Assieme all'altrettanto rituale "lenzuolone" da 14 eventi (1 euro di puntata, 2000 di vincita).
Così a Natale mi pago la vacanza a Sharm el seiiiik (cit. Arighe).
Mahut-Fesso....già. Se lo metteranno in un campo coperto dalle telecamere, almeno. Lussuosi anche Gulbis-Haas e Paire-Dimitrov.
Ciao Fabio, alla prossima.
Sì, in realtà mi riferivo a Kohlschreiber-Llodra (che col tedesco testa di serie rischia di essere pure trasmessa), ma visto che si è citato Petzschner, approfitto per dare il mio apprezzamento a un commento del Fesso su Facebook. Ha infatti pubblicato un post dicendo "Ready for the US Open!!! New York baby!!!", e un fan gli ha bellamente risposto: "Win 2-0 and lose 2-3?". E quello dopo: "Don't wear your high socks though, it's hot!". Come si fa a non volergli bene? :)
EliminaSì, anche Kohli-Llodra promette bene. Anche se, sinceramente, Llodra in singolo pare in ribasso pauroso.
Elimina"New York baby!" è impagabile. Se uno immagina la sua espressione di contentezza mentre lo pronuncia.
Il calzettoni lunghi temo li indosserà ancora. A New York prevedo un ardente rosso fiamma. Con un'altra gemma da record nei proditori 2-0 2-3, potrebbe deliziarci.
Se Goffin fa fuori Berdych gli faccio un monumento
RispondiEliminaSecondo me Federer teme molto più una finale con Del Potro che non Djokovic comunque.
Ah guarda, il ragazzo belga ha dimostrato di non farsi troppo impressionare. Molto dipenderà da come Berdych si presenterà. Almeno a Winston Salem pare aver imbroccato la via della decenza dopo mesi incresciosi.
EliminaFederer teme più Del Potro? può essere. Indubbiamente, stando all'ultimo torneo olimpico, più pericoloso un Del Potro in forma violenta, che un Djokovic più costante ma scarico. Ma ogni torneo non è mai come un altro.
Bella quest'ultima frase che ho scritto. Sto esercitandomi in "frasi fatte e affini, in attesa di giudizio". Libro mastro. :)
Ciao JJ, a presto.