Il
M5S era al governo, con appoggio esterno della Lega. Di Battista
presidente del consiglio e finalmente concorrente di Amici di Maria
(categoria danzatore classico e attore melodrammatico), ma eliminato
alla prima puntata. Pacarone, Spadellaro e Scampi furoreggiavano
nella tv di stato, come fulgidi esempi di giornalismo libero e
Travaglio (ministro della giustizia sommaria) organizzava esecuzioni di piazza
per chiunque denotasse sguardo truffaldino, mentre Paola Taverna,
presidenta della camera, presiedeva con rituale rutto di birra e
vestita da Er Monezza. Bonanno ministro dell'interno, con decreto
d'urgenza, depenalizzava l'uso del fucile a pallettoni contro
l'immigrato (africano, pugliese o calabrese). Freccero, illuminato
nuovo Presidente della Repubblica, con epocale colpo di scure, otteneva di cambiare il nome al paese da Italia a Pepponia Grillia.
Fedez furoreggiante, si affermava come più alto punto di riferimento
musicale e culturale della nuova nazione. E io mi univo a un gruppo
di Hare Krishna in Maremma.
Mi
sono svegliato, sollevato: era solo un incubo. Pensiamo al tennis, mi
sono detto. Apro un sito di sport e leggo che che Maria Josè
Martinez Sanchez giocherà il doppio col rumoroso treruote a benzina
agricola, Sara Errani. E allora è chiaro: Vogliono farmi pagare
qualche sgarro al creatore che mi piscia in testa. Per l'onnipotente
divino, dopo Roberta Vinci, questa mi rovina anche l'adorata neomamma
sfarfalleggiante. Scappa Maria Josè, scappa.
Per
scacciare la paura, via con un post sciorinante vaticini per il 2016,
leggendo nelle viscere di Binaghi, con l'obiettivo di non prenderne
nemmeno uno. Come lo zero in schedina, più difficile del 13.
UOMINI
Big.
Djokovic.
Numero
uno indiscusso, ma Grande
Slam manco per il cazzo. Sadicamente sublime vederlo sconfitto a
Parigi da un Nadal indemoniato (o Gulbis pieno di vodka), per poi
essere internato sull'orlo dell'esaurimento nervoso all'ospedale
per menti disagiate “Ivan Lendl Quisisana”, sito nel verdeggiante
centro di Wimbledon, ove allieterà estatici malati di mente con le
sue rutilanti imitazioni.
Murray.
Con un piede sull'aereo per scappare dal nascituro baby Murray
(diosanto, immaginate un pargolo con quei denti), senza pressioni,
potrebbe vincere in Australia. Se Nole prenderà una salvifica
insolazione. Inno al sole. Trovatemi un allibratore squilibrato che me lo dia a
9,00, e lo prendo.
Federer.
Sua Divinità Immortale sacrificherà la stagione sul rosso per
raggiungere l' Obiettivo: l'oro olimpico (da sfoggiare, nudo e
tronfio, con corona d'alloro a cingergli la sacra fronte). Spero di
sbagliare, ma fallirà. Ha anche ingaggiato Ljubicic, “perché Ivan
conosce bene Nole”, dicono quelli impeccabilmente banali. Ok, sarà
anche vero, ma Roger ha la stessa età di Ljubicic e conosce Nole meglio di chiunque avendoci giocato contro decine e decine di volte, anche in finali slam. Chi meglio
di lui sa cosa ci voglia (vorrebbe) per scardinare il muro serbo?
Nessuno, a meno che non si consideri l'elvetico un totale submentale e Il coetaneo Ljubicic un genio. Che sia il simpatico Homer croato il vero GOAT? Per ora non gli ha spiegato nemmeno come battere Peppa Pig Raonic (che pure è un suo ex allievo). La scelta del coach croato è una (per me inutile)
mossa psicologica.
Rafa
Nadal.
Tornato a buoni livelli, del tutto insufficienti sul veloce, vincerà
la decima a Parigi. Poi via col poker.
Petzschner
non vincerà slam quest'anno.
Gulbis
batterà un top 5 e perderà da uno sciancato over 700, perché
annebbiato dai fumi dell'alcol la vedrà come una finlandese seminuda
che ammicca suadente, brandendo una bottiglia di vodka.
Paire
entrerà in top ten, poi in un manicomio di Avignone.
Wawrinka,
niente slam,
ma pubblicherà un selfie su Instagram, mentre Donna Vekic gli spreme
un brufolo. Picco.
Giovani.
Vuoto cosmico e qualche incubo all'orizzonte. Rivoltanti moralisti a
parte, piaccia o meno, l'animalesco Kyrgios
ha
colpi e carattere, discutibile o meno, per pensare al grande salto.
Possibile crack a Melbourne o Wimbledon (mi sbilancio: almeno semi) e
top ten. Coric
è
un noiosissimo robottino invasato, ma solido e maturo. Temo un nuovo
Djokovic, fra tre/quattro anni. Per quest'anno entrerà nei 20.
Zverev,
quello delizioso e leggero come una piuma che volteggia egagra sul
Reno col cielo plumbeo, è Mischa. Quello tosto e mortalmente
macchinoso è il ragazzino '97, come il computerino occhialuto
coreano Chung,
già da top 50, ma giocarsela al vertice è altra roba.
L'orso
iracondo (a dispetto di una faccia da putto) Rublev
ha anche colpi straordinari e piglio da campioncino, ma deve mettere
la testa a posto. Aspettando l'altro russo Safiullin
e il pupillo russo-americano Kozlov,
i miei due preferiti. Spiragli per vedere bel tennis al vertice in
futuro. Il secondo paga una statura da nano, ma quest'anno stupirà:
vincerà due challengers (almeno) negli states, e forse l'Atp di
Newport. Quinzi
si ritroverà, entrando nei primi 300.
Italiani.
Cambierà poco. Fognini,
niente genio e poca sregolatezza, si confermerà catastale top 20/30,
con picchi di maleducazione e probabile guizzo su terra (quarti di
finale a Parigi o Roma). Mi sbilancio: sposerà Flavia Pennetta.
Seppi
quello è, medioman. Paracarro Bolelli,
orgoglioso
dei propri limiti, resterà miracolosamente nei top 70. Rambo Paolino
Lorenzi vincerà
almeno un challenger in sudamerica col coltello tra i denti, tra
narcos e banditi. Cecchinato,
lodevole impiegato da top 100, giocherà 4 slam senza passare un
turno. Pollicino Fabbiano veleggia verso i primi cento, malgrado sia alto quanto Don Lurio. Bravo a migliorarsi, il lavoro paga. Vanni?
Inquietante esemplare di semovente gigante pallettaro. Un caso da
studiare alla Nasa. Ammirevole nel passare dagli Itf agli slam a 30
anni, ma se sarà top 100 in primavera sposo Malgioglio (che mi darà un figlio) a Las Vegas.
DONNE.
Big.
Caos e ricambio generazionale. Serena, Masha e Kvitova lasceranno il
posto ad Azarenka, Radwanska, Muguruza. Masha
vista nelle foto di Brisbane sembrava la sorella abbufficata di
Dinara Safina. Impresentabile. E infatti, offertasi per due
scatti-marchette, non si è manco presentata per giocare. Sempre meno
tennis e più azienda di caramelle ipocaloriche (per le altre), non
vincerà slam ma potremmo sorbircela in finale a Roma, dove le sue
urla sgretoleranno le statue del periodo littorio e sveglieranno
Marino dall'incantato torpore. Serena:
bello sarebbe smentire il cantilenante e unanime coro dei de
profudis. Certo, la botta psicologica del Grande Slam sfuggitole su
traguardo ammazzerebbe anche un toro. Se supera quello, malgrado le
35 primavere e gli acciacchi di un fisico logoro, può piazzare due
zampate. Kvitova
è l'incostanza fatta persona, ma nella settimana buona perde solo da
Serena (che però potrebbe non esserci).
Agnese
Raswanska
da mesi è in condizioni sfolgoranti. E' il suo momento. Criminale
darla a 21,00 vincente Australian Open (mentre l'inutile Bieberona
Bouchard è quotata 26,00). Il titolo può sfuggirle solo se Serena è
Serena, o dalla Azarenka.
La bielorussa mutandonata rientrerà tra le prime 3 e vincerà almeno
uno Slam. Un-due-tre: macumba. Riti voodoo. Cloppete cloppete, la
scorrettissima cavallona Muguruza
non ce la leviamo più dalle palle per un decennio. Halep:
boh, se ne sapeva più di Cernienko. Kerber?
Mah, la vedremo su Focus in un documentario sui cinghiali.
Giovani.
Bencic
già pronta per giocarsi gli slam a 18 anni, da top ten. E' un funzionale ibrido tra la nuovelle vague sparacchiante e l'intelligenza tattica anni '90.
Teenager pronte al salto non ne vedo. Taylor
Townsend,
se torneranno a farla mangiare, tornerà a 100kg e alla top 100. Liberatela.
Italiane.
Flavia
Pennetta, gravida di tre mesi, giocherà l'Olimpiade trascinata a viva forza
da un ingobbito Barazza, Binaghi e Malagò su un ape treruote, ma dichiarerà: ho smesso
dopo la finale di Flushing Meadows, inutile che insistiate. Ci sono solo il 2,3% di possibilità che...(portata via a braccia). Camila
Giorgi,
la giovin predestinata che va per i 25, farà il botto. No, nessuna
copertina su riviste patinate: la nostra reginetta punterà alla
copertina di Focus, che ci spiegherà come alcune sue pallate abbiano
svelato l'esistenza di vita su Marte, in gran parte decimata dalla
nostra cannoniera. Roberta
Vinci
in grande spolvero, agguanterà la top 10 in primavera-estate,
prendendosi qualche sfizio. Sara
Errani,
oltre a rovinare il ricordo di MJ, rapidamente fuori dalle 20. Ma su
Supertennis verrà premiata come tennista dal miglior servizio nel
circuito, perché ha le percentuali di prima più alte di tutte.
Sfolgorante articolo d'inizio anno, Picasso. Che bello leggerti.
RispondiEliminaDovresti evitare di scrivere cose di cui puoi pentirti, però. Vanni è in ripresa. Ciao, a presto!
Olà, Bruno. Ben riletto. Lo so, il Lucone sta facendo cose impensabili. Ora mi hai messo un dubbio, e vedo il minaccioso ciuffo di Malgioglio più vicino. Vedremo. Ciao, a presto.
EliminaBentornato, Picasso.
RispondiEliminaProprio stamattina pensavo all'Australian Open e facevo dei cattivi pensieri riferiti al Djoker, del tipo facciamolo giocare in pieno giorno e
ora leggo il tuo pensiero di una "salvifica insolazione". Per l'Inno al Sole ho già fatto la mia scelta: quello di Mascagni, "Tu ti ergi glorioso ai bordi del cielo, o vivente Aton !" Se approvi lo reciterò ogni giorno durante l'AO !
Spero che la scelta di Ljubicic porti dei vantaggi al gioco del Rotschi. Non saprei però in che maniera. Ma forse Ljubicic ha dei poteri speciali come ringovanirlo di qualche annetto o almeno guarirlo completamente dall'influenza e renderlo più forte che mai ? Con i rimedi segreti della nonna. Vedremo.
Lo sapevi che Berdych ha divorziato da H&M ? Ah, quei completini !
Io invece non sapevo del pargolo di Murray. Grave lacuna.
Sul tennis femminile non mi pronuncio. L'unica gradevole al momento è Timea Bacszinsky, manca però di mentale. La Bencic è un tipico prodotto di un padre ambizioso.
Ciao Picasso, sei uno spasso.
Buon Anno e un cordiale saluto
Anna Marie
Mi spiego meglio: se un coetaneo ex tennista (buono e nulla più come Ljubicic deve spiegare al più grande tennista di sempre (secondo i più), come battere Djokovic, le cose sono due: o si considera Federer un cretino, o Ljubicic è il goat e non lo sappiamo. Magari aiuterà davvero Federer, ma non "perché lui sa come battere Djokovic, perché lo conosce".
EliminaBrava, da recitare ogni mattina al levar del sole. Ma anche laformula di Otelma va bene.
Timea era lanciatissima, dopo l'infortunio è partita in modo cauto.
Ciao Anne Marie, alla prossima
Nadal che perde dopo maratona da Nando...il mondo davvero sta diventando strano,a questo punto tutto può essere,pure dire che Renzi è di sinistra...un vincitore slam ancora in attività pare coinvolto in tennistopoli ..azzardo iniziali M.C. ...ciao Picasso,
RispondiEliminastefano
Tutto va contestualizzato. Questo Nadal può perdere da Verdasco. Così come, in questa situazione, mentre attorno sbraitano nazi-fasci sbavanti come Peppi Crilli e Salvini, un democristianone come Renzi dirsi di sinistra.
EliminaQuanto alle scommesse, come ex vincitore di slam il nome di Marin Cilic appare quello più prevedibile. Vorremmo mica pensare male dei fab four. Per me è quelche doppista, vincitore di slam. Temo per il fesso.
Ciao, alla prossima