Che
poi la questione wild card degli Internazionali di Roma mi ha fatto
ridere quasi quanto la gnappa Barbora Zahlavova Strycova che becca
una bicicletta surreale e, piangente, nitrisce «puta madre» alla
luna (erano le 14,00 di Oeiras).
Sconcertante
comportamento degli organizzatori, sconcertata reazione degli
appassionati, nei vari siti in cui si
sublima il trogloditismo tennistico. Titanica sfida applicata al
tennis tra cuperliani-vetero dalemiani e renziani.
Volete
far scoppiare una zuffa? spargete la voce che a Roma hanno dato una
wild card a Safin o Sampras, e li vedrete sollevarsi in una sommossa
collettiva. Per poi dividersi tra loro: meglio darla ad Arnaboldi o
Di Mauro?
Una
quintessenziale questione filosofica: a chi è giusto concedere una
passerella e quasi certa eliminazione al primo turno? premio alla
carriera per vecchi ruderi dal passato mediocre, con qualche buon
sussulto o incentivo a giovanotti dai bei risultati junior ma che
faticano a superare un turno nei futures andini e guatemaltechi
contro nani del circo sciancati?
Meglio
mandare al remunerato massacro Volandri contro Nadal o Quinzi contro
Granollers? Bagno di sangue di Donati contro Nadal o rassegnata sconfitta di Starace con Granollers?
Da non dormirci di notte.
Da non dormirci di notte.
Le
polemiche sulle wild card rientrano nell'essere antropologicamente
italiani, schiavi della scorciatoia. Perché, in soldoni, una wild
card data ai propri connazionali è quello. Gli
organizzatori le danno a Lorenzi (gliene darei tre) e Volandri (vuoi
mettere il tradizionale scoscio della Fichera sulle tribune?). Numeri
3 e 4 d'Italia. Scelta che segue un criterio di meritocrazia
(ranking) business/italica passione, con due ultratrentenni che in
passato hanno infiammato il Foro e portato molti spettatori sulle
tribune.
Apriti
cielo.
Alcuni
vorrebbero mandare ai ceppi Volandri, reo di essere n°84, aver
battuto anni fa Federer sul centrale e voler raccattare ciò che
rimane da una dignitosa carriera. «Volandri ritirati, spazio ai
gggiovini!». Tipo, sono laureato e mi offrono un lavoro per cui
serve anche una specializzazione. Che faccio, rinuncio perché magari
ci sono giovani impiastri neodiplomati (probabilmente) meno
preparati? E' apologia di grillismo.
Restavano
le altre due wild card per il Main draw e due per le qualificazioni.
Quattro nomi che usciranno dalle pre-qualificazioni, copiate dagli
«ammarracani». Noi le abbiamo italianizzate, come le primarie
all'amatriciana o legge elettorale da azzeccagarbugli. Una specie di
«porcellum» o «porchettum» da mettere nel «trapizzino» (chi ha
scelto di chiamare così lo spuntino che dovrà essere il panna e
fragole nostrano al villaggio, merita l'internamento coatto).
Ma tant'è, riassumo: pre-qualifiche a 24, con quintana o setta? bye al primo turno per gli otto invitati, come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribai con cofandina? che poi affronteranno i sedici vincitori dei tornei nei circoli nazionali con sbiriguda veniale, e scorporo di quattro vincitori finali. Ma ingresso bitumato nel main draw ai due migliori piazzati in classifica e tarapia tapioco prematurata con dominus reveriscum blinda nella qualificazione per gli altri due. Una mostruosità, insomma.
Ma tant'è, riassumo: pre-qualifiche a 24, con quintana o setta? bye al primo turno per gli otto invitati, come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribai con cofandina? che poi affronteranno i sedici vincitori dei tornei nei circoli nazionali con sbiriguda veniale, e scorporo di quattro vincitori finali. Ma ingresso bitumato nel main draw ai due migliori piazzati in classifica e tarapia tapioco prematurata con dominus reveriscum blinda nella qualificazione per gli altri due. Una mostruosità, insomma.
«E
tu, borioso rosicone antitalianista, cosa avresti fatto? sentiamo»,
chiederà il solito, avido, stalker dalla sua stanza (temo abbia
fotocopiato i pezzi del blog e appesi in stanza, come i serial
killer).
Ah, bel dilemma. Non essendo né cuperliano, né renziano, ma Radicale, le darei a Lorenzi, Thiem, Kyrgios, Edberg o Safin o Laver. Appagato il patriottismo, curiosità per giovani fenomeni e history channel. Poi, se deve essere per forza un affare tra italiani, basterebbe evitare situazioni poco chiare e bestialità burocratiche: Dentro i primi quattro in classifica. Per le qualificazioni, i quattro che seguono o usciti da un torneo a sedici (senza inviti, ma seguendo il ranking). It's so easy, se non c'è il trapizzino al porcellum.
Ah, bel dilemma. Non essendo né cuperliano, né renziano, ma Radicale, le darei a Lorenzi, Thiem, Kyrgios, Edberg o Safin o Laver. Appagato il patriottismo, curiosità per giovani fenomeni e history channel. Poi, se deve essere per forza un affare tra italiani, basterebbe evitare situazioni poco chiare e bestialità burocratiche: Dentro i primi quattro in classifica. Per le qualificazioni, i quattro che seguono o usciti da un torneo a sedici (senza inviti, ma seguendo il ranking). It's so easy, se non c'è il trapizzino al porcellum.
Un organizzatore che desse una wild card a Safin meriterebbe la direzione della Biennale di Venezia, e poi dell'universo mondo.
RispondiEliminaIn Italia per qualche settimana, ho comprato il Foglio del martedì, con la pagina sportiva di picassiana ispirazione: l'hanno impostata su una grafica nuova, molto britannica, e ho avuto una mezza idea di aprire inDesign e lavorare su Tennis e Psiche. Mi mancano i riferimenti grafici specifici, accidenti, ci vuole lo spunto giusto, magari recuperando Quella pubblicazione o Quel torneo. Prima o poi.
Mi piacerebbe scendere a Roma. Se mancherò, leggerò qui.
A presto,
Lorenzo
Al di là degli inviti, non credo che giocare una partita rientri nei piani di Marat (ormai lanciato in politica). Anche se, non essendosi mai allenato, pagherebbe meno di altri il lungo stop.
EliminaNon ho capito a quale pagina del Foglio di «picassiana ispirazione». Pagina di tennis?
InDesign, boh. Ci capisco una ceppa. Se vuoi, scrivimi via mail.
Ciao a te, a presto.